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| - L'istituto camerale ha radici remote. In Piemonte nel 1687 Vittorio Amedeo II nominò il consigliere di Stato alle finanze, conte Antonio Garagno, sovraintendente generale al commercio, arti e manifatture e con editto del 28 aprile 1701 istituì il Consolato di Commercio con il compito di promuovere attività economiche e di amministrare la giustizia mercantile. Il 15 gennaio 1729 veniva inoltre istituito il< Consiglio di Commerfcio come supremo organo consultivo del sovrano in materia economica, con i compiti di vigilare su tutto il commercio e sviluppare gli scambi. Il 4 gennaio 1825 con regie patenti Carlo Alberto istituì Camere di Commercio e Agricoltura a Torino, Chambery e Nizza e dopo l'unità d'Italia le Camere di Commercio assunsero assetto unitario. Nel 1901 fu costituita l'Unione Italiana delle Camere di Commercio. La legge ri riforma fu approvata successivamente nel 1910. Bibliografia: G.S. Pene Vidari, Giudice "togato" o no? I tribunali di commercio sabaudi nel sec. XIX, in "Studi piemontesi" VIII (1979), 1, p.38
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| - L'istituto camerale ha radici remote. In Piemonte nel 1687 Vittorio Amedeo II nominò il consigliere di Stato alle finanze, conte Antonio Garagno, sovraintendente generale al commercio, arti e manifatture e con editto del 28 aprile 1701 istituì il Consolato di Commercio con il compito di promuovere attività economiche e di amministrare la giustizia mercantile. Il 15 gennaio 1729 veniva inoltre istituito il< Consiglio di Commerfcio come supremo organo consultivo del sovrano in materia economica, con i compiti di vigilare su tutto il commercio e sviluppare gli scambi. Il 4 gennaio 1825 con regie patenti Carlo Alberto istituì Camere di Commercio e Agricoltura a Torino, Chambery e Nizza e dopo l'unità d'Italia le Camere di Commercio assunsero assetto unitario. Nel 1901 fu costituita l'Unione Italiana delle Camere di Commercio. La legge ri riforma fu approvata successivamente nel 1910. Bibliografia: G.S. Pene Vidari, Giudice "togato" o no? I tribunali di commercio sabaudi nel sec. XIX, in "Studi piemontesi" VIII (1979), 1, p.38
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