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| - Commissario di polizia di Cesena
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| - Commissario di polizia di Cesena
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| - Nel 1802 venne istituita in Milano una Prefettura di Polizia (B.L. 1802, I marzo, n. 13); mentre a livello dipartimentale le questioni di pubblica Polizia erano di competenza dei Prefetti e Vice-prefetti. Nei comuni maggiori risiedevano i Commissari di Polizia, che esercitavano le loro mansioni in stretti rapporti colle autorità di Prefettura. Nel dipartimento del Rubicone i Commissari di Polizia erano sei e risiedevano a Forlì, Cesena, Rimini, Ravenna, Faenza, Bagnacavallo. L'autorità della polizia si estendeva dal mantenimento dell'ordine pubblico (proibizione di associazioni sospette politicamente; vigilanza sugli oziosi, vagabondi e mendicanti, carte di sicurezza e passaporti) alla prevenzione dei delitti e delle contravvenzioni, in concorso colle autorità amministrative. Cooperava alle ispezioni e alla scoperta dei delitti e dei rei, coadiuvando la giustizia punitiva. Infine doveva aiutare le autorità militari nelle operazioni di arruolamento degli oziosi e dei vagabondi sospetti. Bibliografia: B. BRUGNOLI, I problemi dell'ordine pubblico nel dipartimento del Rubicone (1802-1814), Tesi di laurea, Università di Milano, a.a. 1974-1975, pp. 26-27; M. ROBERTI, Milano, capitale napoleonica. La formazione di uno Stato Moderno, II, Milano, 1946, pp. 177.
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| - Nel 1802 venne istituita in Milano una Prefettura di Polizia (B.L. 1802, I marzo, n. 13); mentre a livello dipartimentale le questioni di pubblica Polizia erano di competenza dei Prefetti e Vice-prefetti. Nei comuni maggiori risiedevano i Commissari di Polizia, che esercitavano le loro mansioni in stretti rapporti colle autorità di Prefettura. Nel dipartimento del Rubicone i Commissari di Polizia erano sei e risiedevano a Forlì, Cesena, Rimini, Ravenna, Faenza, Bagnacavallo. L'autorità della polizia si estendeva dal mantenimento dell'ordine pubblico (proibizione di associazioni sospette politicamente; vigilanza sugli oziosi, vagabondi e mendicanti, carte di sicurezza e passaporti) alla prevenzione dei delitti e delle contravvenzioni, in concorso colle autorità amministrative. Cooperava alle ispezioni e alla scoperta dei delitti e dei rei, coadiuvando la giustizia punitiva. Infine doveva aiutare le autorità militari nelle operazioni di arruolamento degli oziosi e dei vagabondi sospetti. Bibliografia: B. BRUGNOLI, I problemi dell'ordine pubblico nel dipartimento del Rubicone (1802-1814), Tesi di laurea, Università di Milano, a.a. 1974-1975, pp. 26-27; M. ROBERTI, Milano, capitale napoleonica. La formazione di uno Stato Moderno, II, Milano, 1946, pp. 177.
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| - Commissario di polizia di Cesena
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| - Commissario di polizia di Cesena
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