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| - Compagnia dei mulini di Cesena
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| - Compagnia dei mulini di Cesena
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| - Antica compagnia mercantile e industriale, che ricorda in qualche modo la moderna società per azioni. Le sue origini risalgono al medioevo, ma è certo che i quattro mulini detti Palazzo, Serravalle, Mezzo e Pino formavano un unico organismo societario già prima del 1377, anno in cui la città subì il "sacco dei Bretoni". Nel 1418 la società si componeva di 28 quote uguali, e da questa data al 1460 si ebbe un progressivo accumulo delle quote nelle mani dei Malatesta, signori della città, fino a che Malatesta Novello ne rimase unico proprietario. Alla sua morte nel 1465 i mulini passarono alla Chiesa insieme alla città. La camera apostolica li vendette nel 1475 a privati. Agli inizi del '900 la compagnia abbandonò gradualmente l'attività molitoria per dedicarsi alla produzione di energia elettrica, trasformandosi in Società Elettrica Romagnola (SER) confluita poi nell'Enel. Bibliografia: A. DOMENICONI, La Compagnia dei molini di Cesena. Origine, sviluppi e vicende dal sec. XIV ad oggi, Faenza, Fratelli Lega, 1956; G. Armuzzi - C. Riva, L'archivio della Compagnia dei molini di Cesena, in "Studi Romagnoli", XXVII (1976), Faenza, Fratelli Lega, pp. 257-261; Guida generale degli Archivi di Stato italiani, II, Roma 1983, p. 265; S. SOZZI, I due molini di "Palazzo" della Compagnia dei molini a grano di Cesena, Estratto dal "Bollettino Mensile" della CCIAA di Forlì, Forlì, 1975.
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dc:date
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ha date esistenza
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ha luogo Ambito Territoriale
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Antica compagnia mercantile e industriale, che ricorda in qualche modo la moderna società per azioni. Le sue origini risalgono al medioevo, ma è certo che i quattro mulini detti Palazzo, Serravalle, Mezzo e Pino formavano un unico organismo societario già prima del 1377, anno in cui la città subì il "sacco dei Bretoni". Nel 1418 la società si componeva di 28 quote uguali, e da questa data al 1460 si ebbe un progressivo accumulo delle quote nelle mani dei Malatesta, signori della città, fino a che Malatesta Novello ne rimase unico proprietario. Alla sua morte nel 1465 i mulini passarono alla Chiesa insieme alla città. La camera apostolica li vendette nel 1475 a privati. Agli inizi del '900 la compagnia abbandonò gradualmente l'attività molitoria per dedicarsi alla produzione di energia elettrica, trasformandosi in Società Elettrica Romagnola (SER) confluita poi nell'Enel. Bibliografia: A. DOMENICONI, La Compagnia dei molini di Cesena. Origine, sviluppi e vicende dal sec. XIV ad oggi, Faenza, Fratelli Lega, 1956; G. Armuzzi - C. Riva, L'archivio della Compagnia dei molini di Cesena, in "Studi Romagnoli", XXVII (1976), Faenza, Fratelli Lega, pp. 257-261; Guida generale degli Archivi di Stato italiani, II, Roma 1983, p. 265; S. SOZZI, I due molini di "Palazzo" della Compagnia dei molini a grano di Cesena, Estratto dal "Bollettino Mensile" della CCIAA di Forlì, Forlì, 1975.
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scheda provenienza href
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Compagnia dei mulini di Cesena
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| - Compagnia dei mulini di Cesena
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record provenienza id
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sistema provenienza
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is ha produttore
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