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| - Comunità montana dell'Alto Chiascio, Gubbio (Perugia), 1972 - 2008
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| - Comunità montana dell'Alto Chiascio, Gubbio (Perugia), 1972 - 2008
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dc:description
| - La Comunità montana dell'Alto Chiascio si costituì ai sensi della legge regionale 6 settembre 1972, n. 23. Il primo statuto, approvato con legge regionale 11 marzo 1974, n. 14, le assegnò l'ambito territoriale già definito come "zona omogenea B". Tale zona comprendeva i territori dei comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Scheggia-Pascelupo, Sigillo e Valfabbrica, con un'estensione di 90.822 ettari. Una prima revisione dello statuto si ebbe a seguito dell'approvazione della legge regionale 23 febbraio 1982, n. 7. Tale revisione si rese necessaria in quanto la Comunità assunse le funzioni in materia di servizi e beni culturali e servizi socio-sanitari, che le leggi regionali 39/1975 e 65/1979 avevano affidato a consorzi da costituirsi nei comprensori individuati dalla Regione. Poiché l'ambito territoriale della Comunità montana dell'Alto Chiascio era il medesimo del comprensorio 2, il relativo consorzio non venne mai costituito e le sue funzioni furono delegate alla locale Comunità. Nel 1996, è stato approvato dal Consiglio comunitario e reso esecutivo dal Comitato regionale di controllo nel 1997, un nuovo statuto che prevedeva, tra gli scopi e le finalità dell'ente, la formazione del piano territoriale di coordinamento, ai sensi dell'art. 29, comma 4 della legge 142/1990 sul riordino degli enti locali e "la promozione di ogni azione utile per realizzare il raccordo tra tutti o parte dei comuni che costituiscono la Comunità al fine di raggiungere...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - La Comunità montana dell'Alto Chiascio si costituì ai sensi della legge regionale 6 settembre 1972, n. 23. Il primo statuto, approvato con legge regionale 11 marzo 1974, n. 14, le assegnò l'ambito territoriale già definito come "zona omogenea B". Tale zona comprendeva i territori dei comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Scheggia-Pascelupo, Sigillo e Valfabbrica, con un'estensione di 90.822 ettari. Una prima revisione dello statuto si ebbe a seguito dell'approvazione della legge regionale 23 febbraio 1982, n. 7. Tale revisione si rese necessaria in quanto la Comunità assunse le funzioni in materia di servizi e beni culturali e servizi socio-sanitari, che le leggi regionali 39/1975 e 65/1979 avevano affidato a consorzi da costituirsi nei comprensori individuati dalla Regione. Poiché l'ambito territoriale della Comunità montana dell'Alto Chiascio era il medesimo del comprensorio 2, il relativo consorzio non venne mai costituito e le sue funzioni furono delegate alla locale Comunità. Nel 1996, è stato approvato dal Consiglio comunitario e reso esecutivo dal Comitato regionale di controllo nel 1997, un nuovo statuto che prevedeva, tra gli scopi e le finalità dell'ente, la formazione del piano territoriale di coordinamento, ai sensi dell'art. 29, comma 4 della legge 142/1990 sul riordino degli enti locali e "la promozione di ogni azione utile per realizzare il raccordo tra tutti o parte dei comuni che costituiscono la Comunità al fine di raggiungere...
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altra denominazione produttore
| - Comunità montana dell'Alto Chiascio
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comunità montana dell'Alto Chiascio, Gubbio (Perugia), 1972 - 2008
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comunità montana dell'Alto Chiascio, Gubbio (Perugia), 1972 - 2008
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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