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| - Comune di Bitti, Bitti (Nuoro), sec. XVIII -
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| - Comune di Bitti, Bitti (Nuoro), sec. XVIII -
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| - Per tradizione popolare il toponimo pare abbia origine dal sardo 'bita' - cerbiatto; secondo alcuni, invece, continuerebbe i personali latini 'Bittius, Vittius'. Probabilmente l'insediamento sorse in periodo romano come 'mansio' sulla strada 'ab Olbia - Caralis'. Nel Medioevo la villa di Bitti appartenne alla curatoria di Orosei - Galtellì nel Regno giudicale di Gallura. Nel 1288 entrò a far parte dei possedimenti oltremarini della Repubblica di Pisa e dal 1324 fu una delle ville del Regno catalano - aragonese di Sardegna, infeudata a Giovanni fratello ribelle di Mariano IV, giudice di Arborea. Dopo diverse vicissitudini la villa fu riscattata a de Silva nell'agosto 1838. Come le altre ville infeudate sarde il primo embrione del suo municipio sorse nel XVIII sec. quando nell'isola furono istituiti i Consigli comunitativi, prima forma di rappresentanza municipale. Nel 1848 con la promulgazione della L. n. 295, in seguito alla fusione dei territori insulari del Regno di Sardegna con quelli peninsulari, per i quali con R. D. del 7 ottobre 1848 era stata decretata la riforma della legge comunale e provinciale, Bitti fu riconosciuto come ente autonomo. La successiva Legge Rattazzi del 23 ottobre 1859 diede un nuovo assetto territoriale al Regno e nel 1865 l'ente assunse la struttura politico amministrativa propria del Comune moderno. Dal 1927 fa parte del territorio della Provincia di Nuoro. Diede i natali a Giorgio Asproni (1809 - 1876), deputato sardo
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Per tradizione popolare il toponimo pare abbia origine dal sardo 'bita' - cerbiatto; secondo alcuni, invece, continuerebbe i personali latini 'Bittius, Vittius'. Probabilmente l'insediamento sorse in periodo romano come 'mansio' sulla strada 'ab Olbia - Caralis'. Nel Medioevo la villa di Bitti appartenne alla curatoria di Orosei - Galtellì nel Regno giudicale di Gallura. Nel 1288 entrò a far parte dei possedimenti oltremarini della Repubblica di Pisa e dal 1324 fu una delle ville del Regno catalano - aragonese di Sardegna, infeudata a Giovanni fratello ribelle di Mariano IV, giudice di Arborea. Dopo diverse vicissitudini la villa fu riscattata a de Silva nell'agosto 1838. Come le altre ville infeudate sarde il primo embrione del suo municipio sorse nel XVIII sec. quando nell'isola furono istituiti i Consigli comunitativi, prima forma di rappresentanza municipale. Nel 1848 con la promulgazione della L. n. 295, in seguito alla fusione dei territori insulari del Regno di Sardegna con quelli peninsulari, per i quali con R. D. del 7 ottobre 1848 era stata decretata la riforma della legge comunale e provinciale, Bitti fu riconosciuto come ente autonomo. La successiva Legge Rattazzi del 23 ottobre 1859 diede un nuovo assetto territoriale al Regno e nel 1865 l'ente assunse la struttura politico amministrativa propria del Comune moderno. Dal 1927 fa parte del territorio della Provincia di Nuoro. Diede i natali a Giorgio Asproni (1809 - 1876), deputato sardo
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Bitti, Bitti (Nuoro), sec. XVIII -
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| - Comune di Bitti, Bitti (Nuoro), sec. XVIII -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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