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| - Industria ceramica Ironstone, San Giovanni Valdarno (Arezzo), 1866 -
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| - Industria ceramica Ironstone, San Giovanni Valdarno (Arezzo), 1866 -
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dc:description
| - La tradizione della ceramica nel Valdarno è molto antica, tanto che la zona è citata per la qualità eccellente della 'rena bianca' anche ne "Li tre libri dell'arte del vasaio" pubblicati nel 1548 da Cipriano Piccolpasso. Con tale rena Vincenzo Mannozzi e Giuseppe Francini condussero i primi esperimenti per la fabbricazione delle terraglie all'uso inglese che all'inizio furono fallimentari ma, nel 1866, permisero una vera lavorazione industriale di stoviglie da tavola e ceramiche artistiche. Nei primi anni la fabbrica dava da lavorare a trenta dipendenti suddivisi così: un direttore tecnico, un ministro della contabilità, un pittore con allievo, sei maestri tornitori, quattro apprendisti, un macinatore di vernici e quattordici tra manovali e facchini. L'attività produttiva subì alterne vicende e l'azienda cambiò spesso proprietari: il 19 luglio 1894 Emilia Mannozzi Turini, erede di uno dei fondatori, vendette la ditta che assunse il nome di 'Ceramica Lupi e Pierallini'; il 17 luglio 1907 divenne 'Industria vetraria toscana Marconi Norton' la quale assorbì anche la grande fabbrica ceramica appartenente alla 'Ditta Valdarnese Enrico Sequi e figli', nata nel 1879. La produzione si arricchì con l'imitazione di maioliche artistiche del quindicesimo secolo all'urbinate e con la costruzione di mattoni refrattari. Il 23 luglio 1918 alla Marconi Norton subentrò la 'Società toscana imprese vetrarie anonima' rilevata, a sua volta, il 27 febbraio 1922, dalla 'Società anonima Industria...
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dc:date
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - La tradizione della ceramica nel Valdarno è molto antica, tanto che la zona è citata per la qualità eccellente della 'rena bianca' anche ne "Li tre libri dell'arte del vasaio" pubblicati nel 1548 da Cipriano Piccolpasso. Con tale rena Vincenzo Mannozzi e Giuseppe Francini condussero i primi esperimenti per la fabbricazione delle terraglie all'uso inglese che all'inizio furono fallimentari ma, nel 1866, permisero una vera lavorazione industriale di stoviglie da tavola e ceramiche artistiche. Nei primi anni la fabbrica dava da lavorare a trenta dipendenti suddivisi così: un direttore tecnico, un ministro della contabilità, un pittore con allievo, sei maestri tornitori, quattro apprendisti, un macinatore di vernici e quattordici tra manovali e facchini. L'attività produttiva subì alterne vicende e l'azienda cambiò spesso proprietari: il 19 luglio 1894 Emilia Mannozzi Turini, erede di uno dei fondatori, vendette la ditta che assunse il nome di 'Ceramica Lupi e Pierallini'; il 17 luglio 1907 divenne 'Industria vetraria toscana Marconi Norton' la quale assorbì anche la grande fabbrica ceramica appartenente alla 'Ditta Valdarnese Enrico Sequi e figli', nata nel 1879. La produzione si arricchì con l'imitazione di maioliche artistiche del quindicesimo secolo all'urbinate e con la costruzione di mattoni refrattari. Il 23 luglio 1918 alla Marconi Norton subentrò la 'Società toscana imprese vetrarie anonima' rilevata, a sua volta, il 27 febbraio 1922, dalla 'Società anonima Industria...
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altra denominazione produttore
| - Industria ceramica Ironstone
- Ceramica Lupi e Pierallini
- Società toscana impresa vetraria anonima
- Industria vetraria toscana Marconi-Norton
- Società anonima industria ceramica toscana
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Industria ceramica Ironstone, San Giovanni Valdarno (Arezzo), 1866 -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Industria ceramica Ironstone, San Giovanni Valdarno (Arezzo), 1866 -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
| - San Giovanni Valdarno (Arezzo)
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is ha produttore
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