rdf:type
| |
rdfs:label
| - Ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli, Napoli, 1868 - 1981
|
dc:title
| - Ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli, Napoli, 1868 - 1981
|
dc:description
| - Nel Regno di Napoli l'unica struttura che da sempre aveva accolto i malati di mente era stata l'ospedale degli Incurabili, fondato intorno al 1519 e che prevedeva anche uno spazio riservato alla cosiddetta «pazzeria». Solo nel 1813 Gioacchino Murat emanava il decreto istitutivo della fondazione di uno stabilimento ad Aversa «deputato esclusivamente al ricovero dei malati di mente». Negli anni immediatamente successivi alla seconda Restaurazione borbonica, nel 1815, si cominciò a progettare un nuovo manicomio per la città di Palermo, che sarà aperto solo nel 1824. La nuova «Casa» decongestionò in parte la struttura aversana, raccogliendo i matti dei domini reali al di là del Faro. Solo tra il 1871 e il 1901, le province di Napoli, L'Aquila, Avellino, Bari, Campobasso, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Lecce, Reggio Calabria, Salerno e Teramo si distaccheranno da Aversa creando propri nosocomi, mentre le province di Campobasso, Cosenza, Avellino, Bari, Foggia e Salerno sposteranno i loro ammalati a Nocera Inferiore. Nel 1871, dunque, la Provincia di Napoli decideva di ritirare i suoi ammalati per collocarli alla Madonna dell'Arco nel limitrofo comune di S. Anastasia. Per impiantare il nuovo servizio la Deputazione provinciale aveva provveduto a stipulare una convenzione con il Real Albergo dei Poveri di Napoli, appaltando una serie di servizi tra cui la vittitazione e la fornitura di generi di casermaggio. In un'altra struttura, presso Capodichino, fu allestita la sezione Osserv...
|
dc:date
| |
ha qualificazioni relazioni Cpf
| |
ha date esistenza
| |
ha natura giuridica ente
| |
ha statusProvenienza
| |
abstract
| - Nel Regno di Napoli l'unica struttura che da sempre aveva accolto i malati di mente era stata l'ospedale degli Incurabili, fondato intorno al 1519 e che prevedeva anche uno spazio riservato alla cosiddetta «pazzeria». Solo nel 1813 Gioacchino Murat emanava il decreto istitutivo della fondazione di uno stabilimento ad Aversa «deputato esclusivamente al ricovero dei malati di mente». Negli anni immediatamente successivi alla seconda Restaurazione borbonica, nel 1815, si cominciò a progettare un nuovo manicomio per la città di Palermo, che sarà aperto solo nel 1824. La nuova «Casa» decongestionò in parte la struttura aversana, raccogliendo i matti dei domini reali al di là del Faro. Solo tra il 1871 e il 1901, le province di Napoli, L'Aquila, Avellino, Bari, Campobasso, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Lecce, Reggio Calabria, Salerno e Teramo si distaccheranno da Aversa creando propri nosocomi, mentre le province di Campobasso, Cosenza, Avellino, Bari, Foggia e Salerno sposteranno i loro ammalati a Nocera Inferiore. Nel 1871, dunque, la Provincia di Napoli decideva di ritirare i suoi ammalati per collocarli alla Madonna dell'Arco nel limitrofo comune di S. Anastasia. Per impiantare il nuovo servizio la Deputazione provinciale aveva provveduto a stipulare una convenzione con il Real Albergo dei Poveri di Napoli, appaltando una serie di servizi tra cui la vittitazione e la fornitura di generi di casermaggio. In un'altra struttura, presso Capodichino, fu allestita la sezione Osserv...
|
altra denominazione produttore
| - Ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli
- Manicomio di Capodichino
|
scheda provenienza href
| |
scheda SAN
| |
ha luogoProduttore
| |
eac-cpf:hasPlace
| |
ha luogo Sede
| |
è produttore di
| |
ha sottotipologia ente
| |
forma autorizzata produttore
| - Ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli, Napoli, 1868 - 1981
|
eac-cpf:authorizedForm
| - Ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli, Napoli, 1868 - 1981
|
record provenienza id
| |
sistema provenienza
| |
dc:coverage
| |
is ha produttore
of | |
is ha relazione con Soggetto Produttore
of | |