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  • Comune di Torre San Patrizio, Torre San Patrizio (Fermo), sec. XIV -
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  • Comune di Torre San Patrizio, Torre San Patrizio (Fermo), sec. XIV -
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  • Si ha memoria di un "Castrum Turris Sancti Patritii" nel sec. XIII. Nell'anno 1301 Pietro II Caetani (conte di Caserta e nipote di Bonifacio VIII), signore delle milizie e Rettore generale della Marca, inflisse al Vicario del Consiglio e Comune di Torre San Patrizio una forte multa per ribellione alla Chiesa. Secondo la "Descriptio Marchiae Anconitanae" del 1356 circa, l'insediamento era sottoposto alla "Civitas Firmana" alla quale, storicamente, il castello fu per secoli legato. Nel 1414 esso venne occupato da Andrea Malatesta da Cesena, ma due anni più tardi tornò all'obbedienza del signore di Fermo Ludovico Migliorati. Nel novembre 1443 il centro murato fu preso d'assalto e saccheggiato dalle truppe di Paoli del Sangue, generale delle milizie pontificie che combattevano Francesco Sforza, a cui Torre San Patrizio era fedele. Lo stesso signore, allora, fece prontamente riscostruire il castello a spese di Fermo. Chiusa la parentesi sforzesca Torre San Patrizio tornò sotto la giurisdizione della Santa Sede, pur continuando a gravitare nell'orbita della vicina e potente città di Fermo. Quando, nel 1547, Fermo fu reintegrata di tutti i suoi possessi e privilegi, Torre San Patrizio fu iscritta come una delle 48 comunità dello Stato fermano (in qualità di castello di secondo grado) e pertanto sottoposta alla giurisdizione del Governatore cittadino. Sotto tale veste istituzionale la Comunità, dotata di una limitata autonomia, rimase sino alla fine dell'epoca di antico regi...
dc:date
  • sec. XIV -
ha qualificazioni relazioni Cpf
ha date esistenza
ha natura giuridica ente
ha statusProvenienza
abstract
  • Si ha memoria di un "Castrum Turris Sancti Patritii" nel sec. XIII. Nell'anno 1301 Pietro II Caetani (conte di Caserta e nipote di Bonifacio VIII), signore delle milizie e Rettore generale della Marca, inflisse al Vicario del Consiglio e Comune di Torre San Patrizio una forte multa per ribellione alla Chiesa. Secondo la "Descriptio Marchiae Anconitanae" del 1356 circa, l'insediamento era sottoposto alla "Civitas Firmana" alla quale, storicamente, il castello fu per secoli legato. Nel 1414 esso venne occupato da Andrea Malatesta da Cesena, ma due anni più tardi tornò all'obbedienza del signore di Fermo Ludovico Migliorati. Nel novembre 1443 il centro murato fu preso d'assalto e saccheggiato dalle truppe di Paoli del Sangue, generale delle milizie pontificie che combattevano Francesco Sforza, a cui Torre San Patrizio era fedele. Lo stesso signore, allora, fece prontamente riscostruire il castello a spese di Fermo. Chiusa la parentesi sforzesca Torre San Patrizio tornò sotto la giurisdizione della Santa Sede, pur continuando a gravitare nell'orbita della vicina e potente città di Fermo. Quando, nel 1547, Fermo fu reintegrata di tutti i suoi possessi e privilegi, Torre San Patrizio fu iscritta come una delle 48 comunità dello Stato fermano (in qualità di castello di secondo grado) e pertanto sottoposta alla giurisdizione del Governatore cittadino. Sotto tale veste istituzionale la Comunità, dotata di una limitata autonomia, rimase sino alla fine dell'epoca di antico regi...
altra denominazione produttore
  • Comune di Torre San Patrizio
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
eac-cpf:hasPlace
ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Comune di Torre San Patrizio, Torre San Patrizio (Fermo), sec. XIV -
eac-cpf:authorizedForm
  • Comune di Torre San Patrizio, Torre San Patrizio (Fermo), sec. XIV -
record provenienza id
  • sp-14291
sistema provenienza
  • SIUSA
dc:coverage
  • Torre San Patrizio (Fermo)
is ha produttore of
is ha relazione con Soggetto Produttore of
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