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| - Comune di Chiusa, Chiusa (Palermo), 1812 - 1865
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dc:title
| - Comune di Chiusa, Chiusa (Palermo), 1812 - 1865
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dc:description
| - La famiglia degli Sclafani era di origine germanica e giunse in Sicilia al seguito dei Normanni. Giovanni Antonio Sclafani era un capitano di ventura al seguito di Ruggero II e fu lui ad iniziare la costruzione del castello di Chiusa. Il primo agglomerato urbano risale al 1320 e fu fondato da Matteo Sclafani conte di Adernò. Alla sua morte nel 1354, il feudo passò alla figlia Luisa sposa di Guglielmo I Peralta. La baronia rimase ai Peralta fino al 1435 quando passò alla famiglia Cadorna avendo Caterina Peralta sposato Alfonso Cadorna conte di Reggio. Morto Alfonso Cadorna il feudo passò alla famiglia Gioeni. La baronia andò poi a donna Isabella Gioeni che sposò Marco Antonio V Colonna, che divennero così i nuovi signori del feudo di Chiusa. Alla famiglia Colonna si deve la costruzione della Chiesa di San Sebastiano che rimane una delle più alte espressioni dell'arte barocca in Sicilia. Nel 1812 con l'abolizione dei diritti feudali Chiusa divenne città libera, anche se nel 1818 donna Margherita Colonna Gioeni Rospigliosi continuava ad avere diritti feudali sul territorio di Chiusa. Poichè donna Margherità morì senza lasciare eredi con lei si estinse anche la baronia della famiglia Colonna sul territorio di Chiusa. Dopo l'unità d'Italia, nel 1865, l'amministrazione comunale decise di aggiungere Sclafani al nome del paese in onore del fondatore il conte Matteo Sclafani.
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - La famiglia degli Sclafani era di origine germanica e giunse in Sicilia al seguito dei Normanni. Giovanni Antonio Sclafani era un capitano di ventura al seguito di Ruggero II e fu lui ad iniziare la costruzione del castello di Chiusa. Il primo agglomerato urbano risale al 1320 e fu fondato da Matteo Sclafani conte di Adernò. Alla sua morte nel 1354, il feudo passò alla figlia Luisa sposa di Guglielmo I Peralta. La baronia rimase ai Peralta fino al 1435 quando passò alla famiglia Cadorna avendo Caterina Peralta sposato Alfonso Cadorna conte di Reggio. Morto Alfonso Cadorna il feudo passò alla famiglia Gioeni. La baronia andò poi a donna Isabella Gioeni che sposò Marco Antonio V Colonna, che divennero così i nuovi signori del feudo di Chiusa. Alla famiglia Colonna si deve la costruzione della Chiesa di San Sebastiano che rimane una delle più alte espressioni dell'arte barocca in Sicilia. Nel 1812 con l'abolizione dei diritti feudali Chiusa divenne città libera, anche se nel 1818 donna Margherita Colonna Gioeni Rospigliosi continuava ad avere diritti feudali sul territorio di Chiusa. Poichè donna Margherità morì senza lasciare eredi con lei si estinse anche la baronia della famiglia Colonna sul territorio di Chiusa. Dopo l'unità d'Italia, nel 1865, l'amministrazione comunale decise di aggiungere Sclafani al nome del paese in onore del fondatore il conte Matteo Sclafani.
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altra denominazione produttore
| - Comune di Chiusa Sclafani
- Comune di Chiusa
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Chiusa, Chiusa (Palermo), 1812 - 1865
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Chiusa, Chiusa (Palermo), 1812 - 1865
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
| - Chiusa Sclafani (Palermo)
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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