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| - Comune di Vignanello, Vignanello (Viterbo), sec. IX -
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dc:title
| - Comune di Vignanello, Vignanello (Viterbo), sec. IX -
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dc:description
| - Citato come feudo già in un documento del 604, alla metà del IX secolo il luogo risulta governato dai monaci benedettini, i quali ne edificarono la rocca. In epoca medievale, dopo un periodo turbolento in cui fu conquistato da Federico Barbarossa prima, e da Viterbo poi, il paese venne ceduto agli Orsini da papa Nicolò III. Alla morte del pontefice vi subentrarono, con la forza, i Di Vico che restarono al potere fino al 1383; successivamente il feudo passò nelle mani varie nobili famiglia: i Nardini, i Doria, gli Orsini e i Borgia. Sotto il pontificato di Clemente VII Vignanello pervenne ai Farnese che lo tennero fino a quando l'ultima discendente non sposò il conte Sforza Marescotti, avo degli attuali proprietari del castello. Durante la parentesi del dominio francese il comune fu ascritto al dipartimento del Cimino, cantone di Orte (1798-1799) per passare poi al dipartimento di Roma, circondario di Viterbo, come capoluogo di cantone (1810-1815). Con la Restaurazione e la riforma del 1816 Vignanello divenne sede di governo appartenente alla delegazione di Viterbo, governo distrettuale di Viterbo, poi nel 1827 divenne podesteria dipendente dal governo di Viterbo. In seguito all'annessione al Regno d'Italia, avvenuta nel 1870, il centro fu ascritto alla provincia di Roma fino al 1927 allorchè passò alla neoistituita provincia di Viterbo
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Citato come feudo già in un documento del 604, alla metà del IX secolo il luogo risulta governato dai monaci benedettini, i quali ne edificarono la rocca. In epoca medievale, dopo un periodo turbolento in cui fu conquistato da Federico Barbarossa prima, e da Viterbo poi, il paese venne ceduto agli Orsini da papa Nicolò III. Alla morte del pontefice vi subentrarono, con la forza, i Di Vico che restarono al potere fino al 1383; successivamente il feudo passò nelle mani varie nobili famiglia: i Nardini, i Doria, gli Orsini e i Borgia. Sotto il pontificato di Clemente VII Vignanello pervenne ai Farnese che lo tennero fino a quando l'ultima discendente non sposò il conte Sforza Marescotti, avo degli attuali proprietari del castello. Durante la parentesi del dominio francese il comune fu ascritto al dipartimento del Cimino, cantone di Orte (1798-1799) per passare poi al dipartimento di Roma, circondario di Viterbo, come capoluogo di cantone (1810-1815). Con la Restaurazione e la riforma del 1816 Vignanello divenne sede di governo appartenente alla delegazione di Viterbo, governo distrettuale di Viterbo, poi nel 1827 divenne podesteria dipendente dal governo di Viterbo. In seguito all'annessione al Regno d'Italia, avvenuta nel 1870, il centro fu ascritto alla provincia di Roma fino al 1927 allorchè passò alla neoistituita provincia di Viterbo
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Vignanello, Vignanello (Viterbo), sec. IX -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Vignanello, Vignanello (Viterbo), sec. IX -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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