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| - Parrocchia di S. Michele in San Michele, Ravenna, sec. XVI -
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| - Parrocchia di S. Michele in San Michele, Ravenna, sec. XVI -
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| - San Michele in Lancimago, appellativo usato solo in qualche raro documento ecclesiastico, passò alla giurisdizione dell'Arcivescovo di Ravenna, con decreto di Pio VI del 20 aprile del 1787, dalla diocesi di Faenza. Non si conosce con precisione la data di fondazione della chiesa, il più antico ricordo risale al 15 giugno 1071, mentre in un documento di Celestino III del 7 dicembre 1143 si conferma al vescovo di Faenza, insieme ad altri luoghi, la giurisdizione su "Tegurio cum capella Sancti Archangeli". Quasi sicuramente si riferisce a San Michele dato che il fiume teguriense è quello che ha dato il nome alla pieve di Godo a cui ha appartenuto sempre la parrocchia di San Michele. Dall'anno 1270 si ha notizia della nomina dei sacerdoti ad essa addetti, a cui provvedeva, come si legge in documenti del sec. XIV, il rettore della basilica ravennate San Michele in Africisco (soppressa nel 1806) nella sua qualità di vicario del vescovo di Faenza. L'edificio è stato ricostruito ben quattro volte, infatti la chiesa nel 1612 fu rifatta dalle fondamenta, e così nel 1813 perché cadente, circa 80 anni dopo l'edificio fu ricostruito radicalmente in forme più ampie delle precedenti, terminato nel 1904, fu consacrato solennemente il 29 settembre 1906; infine la chiesa, distrutta dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, fu ricostruita e inaugurata il 2 aprile 1955.
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - San Michele in Lancimago, appellativo usato solo in qualche raro documento ecclesiastico, passò alla giurisdizione dell'Arcivescovo di Ravenna, con decreto di Pio VI del 20 aprile del 1787, dalla diocesi di Faenza. Non si conosce con precisione la data di fondazione della chiesa, il più antico ricordo risale al 15 giugno 1071, mentre in un documento di Celestino III del 7 dicembre 1143 si conferma al vescovo di Faenza, insieme ad altri luoghi, la giurisdizione su "Tegurio cum capella Sancti Archangeli". Quasi sicuramente si riferisce a San Michele dato che il fiume teguriense è quello che ha dato il nome alla pieve di Godo a cui ha appartenuto sempre la parrocchia di San Michele. Dall'anno 1270 si ha notizia della nomina dei sacerdoti ad essa addetti, a cui provvedeva, come si legge in documenti del sec. XIV, il rettore della basilica ravennate San Michele in Africisco (soppressa nel 1806) nella sua qualità di vicario del vescovo di Faenza. L'edificio è stato ricostruito ben quattro volte, infatti la chiesa nel 1612 fu rifatta dalle fondamenta, e così nel 1813 perché cadente, circa 80 anni dopo l'edificio fu ricostruito radicalmente in forme più ampie delle precedenti, terminato nel 1904, fu consacrato solennemente il 29 settembre 1906; infine la chiesa, distrutta dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, fu ricostruita e inaugurata il 2 aprile 1955.
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altra denominazione produttore
| - Parrocchia di San Michele in San Michele
- Parrocchia di San Michele in Lancimago in San Michele
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
| - Parrocchia di S. Michele in San Michele, Ravenna, sec. XVI -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Parrocchia di S. Michele in San Michele, Ravenna, sec. XVI -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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