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  • Comune di Catanzaro, Catanzaro, 1811 -
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  • Comune di Catanzaro, Catanzaro, 1811 -
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  • Di origine Bizantina nel 1059 fu conquistata da Roberto il Guiscardo, divenuta centro di dominio dei Normanni fu eretta in Contea e concessa a Pietro Ruffo, grande Marescalco di Federico II. Da questi perduta nelle sue lotte contro Manfredi, ritornò ai Ruffo quando Carlo I d'Angiò la donò al secondo Pietro, nipote del precedente. Per quattordici anni rimase nel dominio regio. Nel 1420 ritornò a Nicola Ruffo, che insieme al Marchesato di Crotone la diede in dote alla figlia Enrichetta che sposava Antonio Centelles. Alfonso I di Aragona ne fece una città demniale e concesse nuovi privilegi che favorirono lo sviluppo dell'industria della seta. Nel 1528 per la resistenza eroica dimostrata sul campo di battaglia contro i francesi si conquistò da parte di Carlo V il titolo di fedelissima e potè fregiarsi con lo stemma dell'aquila imperiale. Dopo il terremoto del 1783 fu prescelta a sede della Casa Sacra, istituita per l'amministrazione dei beni ecclesiastici devoluti per fronteggiare i danni creati dal sisma, in particolare per la viabilità e le industrie. Già capoluogo della Calabria Ulteriore, nel 1799 il Generale Championnet ne aveva fatto Capo di uno dei dieci Cantoni della Sagra. La legge francese del 19 gennaio 1807, privava Catanzaro di importanti funzioni amministrative e giudiziarie e spostava il capoluogo della provincia di Calabria Ulteriore a Monteleone, restando Catanzaro solo Capo di distretto. Il successivo riordino avvenuto con decreto 4 maggio 1811, istitu...
dc:date
  • 1811 mag 04 -
ha qualificazioni relazioni Cpf
ha date esistenza
ha natura giuridica ente
ha statusProvenienza
abstract
  • Di origine Bizantina nel 1059 fu conquistata da Roberto il Guiscardo, divenuta centro di dominio dei Normanni fu eretta in Contea e concessa a Pietro Ruffo, grande Marescalco di Federico II. Da questi perduta nelle sue lotte contro Manfredi, ritornò ai Ruffo quando Carlo I d'Angiò la donò al secondo Pietro, nipote del precedente. Per quattordici anni rimase nel dominio regio. Nel 1420 ritornò a Nicola Ruffo, che insieme al Marchesato di Crotone la diede in dote alla figlia Enrichetta che sposava Antonio Centelles. Alfonso I di Aragona ne fece una città demniale e concesse nuovi privilegi che favorirono lo sviluppo dell'industria della seta. Nel 1528 per la resistenza eroica dimostrata sul campo di battaglia contro i francesi si conquistò da parte di Carlo V il titolo di fedelissima e potè fregiarsi con lo stemma dell'aquila imperiale. Dopo il terremoto del 1783 fu prescelta a sede della Casa Sacra, istituita per l'amministrazione dei beni ecclesiastici devoluti per fronteggiare i danni creati dal sisma, in particolare per la viabilità e le industrie. Già capoluogo della Calabria Ulteriore, nel 1799 il Generale Championnet ne aveva fatto Capo di uno dei dieci Cantoni della Sagra. La legge francese del 19 gennaio 1807, privava Catanzaro di importanti funzioni amministrative e giudiziarie e spostava il capoluogo della provincia di Calabria Ulteriore a Monteleone, restando Catanzaro solo Capo di distretto. Il successivo riordino avvenuto con decreto 4 maggio 1811, istitu...
altra denominazione produttore
  • Comune di Catanzaro
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
eac-cpf:hasPlace
ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Comune di Catanzaro, Catanzaro, 1811 -
eac-cpf:authorizedForm
  • Comune di Catanzaro, Catanzaro, 1811 -
record provenienza id
  • sp-33526
sistema provenienza
  • SIUSA
dc:coverage
  • Catanzaro
is ha produttore of
is ha relazione con Soggetto Produttore of
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