rdf:type
rdfs:label
  • Comune di Portofino, Portofino (Genova), 1797 -
dc:title
  • Comune di Portofino, Portofino (Genova), 1797 -
dc:description
  • Corrispondente all'antico "Portus Delphini" menzionato da Plinio, già dai tempi dei Romani era un'importante stazione che divideva la popolazione dei Genuati e dei Tigulli. Dopo l'occupazione romana, Portofino è donato nel 986 ai Padri Benedettini Cassinesi del monastero di San Fruttuoso e nel 1171, in virtù di un trattato, passa nella giurisdizione civile dei consoli di Rapallo, nell'orbita genovese. Nel 1409, quando Carlo VI di Francia è scacciato da Genova, vende Portofino a Firenze, che lo restituisce immediatamente alla Repubblica di Genova. Nel 1425 Tommaso di Campofregoso occupa la fortezza per opporsi a Filippo Maria Visconti duca di Milano. Cinque anni dopo, per opera di Francesco Spinola Ottobono, il castello viene definitivamente recuperato dai Genovesi che vi stabiliscono la sede di un Castellano il quale amministra giustizia civile e militare, assistito da quattro consoli; per la legge 5 giugno 1570 deve essere nobile di età non superiore a 30 anni. Nel 1608 Portofino è compreso nel sestiere di Pessino del capitaneato genovese di Rapallo, insieme a Paraggi, Santa Maria di Nocerto, Cervara, S. Giacomo di Corte, Santa Margherita Ligure e S. Siro. Nel 1797, con decreto del governo provvisorio della Repubblica ligure del 26 giugno, che "istituisce amministrazioni centrali, e conserva amministrazioni comunali dove gia' esistono corpi comunitativi, ed altro decreto dell'8 dicembre che fra l'altro istituisce comuni in ogni circoscrizione parrocchiale, è aggregato a...
dc:date
  • 1797 -
ha qualificazioni relazioni Cpf
ha date esistenza
ha natura giuridica ente
ha statusProvenienza
abstract
  • Corrispondente all'antico "Portus Delphini" menzionato da Plinio, già dai tempi dei Romani era un'importante stazione che divideva la popolazione dei Genuati e dei Tigulli. Dopo l'occupazione romana, Portofino è donato nel 986 ai Padri Benedettini Cassinesi del monastero di San Fruttuoso e nel 1171, in virtù di un trattato, passa nella giurisdizione civile dei consoli di Rapallo, nell'orbita genovese. Nel 1409, quando Carlo VI di Francia è scacciato da Genova, vende Portofino a Firenze, che lo restituisce immediatamente alla Repubblica di Genova. Nel 1425 Tommaso di Campofregoso occupa la fortezza per opporsi a Filippo Maria Visconti duca di Milano. Cinque anni dopo, per opera di Francesco Spinola Ottobono, il castello viene definitivamente recuperato dai Genovesi che vi stabiliscono la sede di un Castellano il quale amministra giustizia civile e militare, assistito da quattro consoli; per la legge 5 giugno 1570 deve essere nobile di età non superiore a 30 anni. Nel 1608 Portofino è compreso nel sestiere di Pessino del capitaneato genovese di Rapallo, insieme a Paraggi, Santa Maria di Nocerto, Cervara, S. Giacomo di Corte, Santa Margherita Ligure e S. Siro. Nel 1797, con decreto del governo provvisorio della Repubblica ligure del 26 giugno, che "istituisce amministrazioni centrali, e conserva amministrazioni comunali dove gia' esistono corpi comunitativi, ed altro decreto dell'8 dicembre che fra l'altro istituisce comuni in ogni circoscrizione parrocchiale, è aggregato a...
altra denominazione produttore
  • Comune di Portofino
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
eac-cpf:hasPlace
ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Comune di Portofino, Portofino (Genova), 1797 -
eac-cpf:authorizedForm
  • Comune di Portofino, Portofino (Genova), 1797 -
record provenienza id
  • sp-10449
sistema provenienza
  • SIUSA
dc:coverage
  • Portofino (Genova)
is ha produttore of
is ha relazione con Soggetto Produttore of
Raw Data in: CSV | RDF ( N-Triples N3/Turtle JSON XML ) | OData ( Atom JSON ) | Microdata ( JSON HTML) | JSON-LD     Browse in: LodLive
This material is Open Knowledge   W3C Semantic Web Technology [RDF Data] Valid XHTML + RDFa
OpenLink Virtuoso version 06.01.3127, on Win32 (i686-generic-win-32), Standard Edition
Data on this page belongs to its respective rights holders.