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| - Manifattura Richard-Ginori delle porcellane di Doccia, Sesto Fiorentino (Firenze), 1737 -
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| - Manifattura Richard-Ginori delle porcellane di Doccia, Sesto Fiorentino (Firenze), 1737 -
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dc:description
| - La Manifattura sorge nel 1737 ai piedi della collina di Doccia, presso Sesto Fiorentino, per volere del marchese Carlo Andrea Ginori (1702-1757). Erudito, politico nella Firenze granducale e governatore di Livorno, scienziato autodidatta, fino al 1742 attua esperimenti per produrre la porcellana dura; i primi manufatti non erano di buona qualità quindi Ginori assunse maestranze e artisti e chimici austriaci perché trasmettesero i saperi della tecnica e dell'arte delle manifatture d'oltralpe. Alla morte di Carlo, Lorenzo, Bartolomeo e Giuseppe si separarono per la gestione della fabbrica dopo lunghi conflitti; Giuseppe tentò l'avvio di una manifattura a S. Donato che chiuse dopo pochi anni di attività e il primogenito Lorenzo (1734-1791), il più interessato agli aspetti economici ed amministrativi rispetto a quelli di artistici, rimase l'unico proprietario nel 1779. Alla sua morte, fino al 1813, la Manifattura venne amministrata dalla vedova marchesa Francesca Lisci, essendo Carlo Leopoldo minorenne (1788-1838). All'inizio del XIX secolo, con l'annessione del Granducato di Toscana al trono napoleonico aumentò l'influenza francese e nel 1807, dopo la cessione della Reale Fabbrica di Napoli al francese Poulard, Carlo Leopoldo acquistò i repertori iconografici e istruzioni sulle tecniche artistiche usate a Napoli, nonché diversi modelli per le ceramiche che la Ginori continuò a produrre con il marchio detto 'Capodimonte'. Carlo Leopoldo viaggò in tutta Europa, stabilì contatt...
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dc:date
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - La Manifattura sorge nel 1737 ai piedi della collina di Doccia, presso Sesto Fiorentino, per volere del marchese Carlo Andrea Ginori (1702-1757). Erudito, politico nella Firenze granducale e governatore di Livorno, scienziato autodidatta, fino al 1742 attua esperimenti per produrre la porcellana dura; i primi manufatti non erano di buona qualità quindi Ginori assunse maestranze e artisti e chimici austriaci perché trasmettesero i saperi della tecnica e dell'arte delle manifatture d'oltralpe. Alla morte di Carlo, Lorenzo, Bartolomeo e Giuseppe si separarono per la gestione della fabbrica dopo lunghi conflitti; Giuseppe tentò l'avvio di una manifattura a S. Donato che chiuse dopo pochi anni di attività e il primogenito Lorenzo (1734-1791), il più interessato agli aspetti economici ed amministrativi rispetto a quelli di artistici, rimase l'unico proprietario nel 1779. Alla sua morte, fino al 1813, la Manifattura venne amministrata dalla vedova marchesa Francesca Lisci, essendo Carlo Leopoldo minorenne (1788-1838). All'inizio del XIX secolo, con l'annessione del Granducato di Toscana al trono napoleonico aumentò l'influenza francese e nel 1807, dopo la cessione della Reale Fabbrica di Napoli al francese Poulard, Carlo Leopoldo acquistò i repertori iconografici e istruzioni sulle tecniche artistiche usate a Napoli, nonché diversi modelli per le ceramiche che la Ginori continuò a produrre con il marchio detto 'Capodimonte'. Carlo Leopoldo viaggò in tutta Europa, stabilì contatt...
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altra denominazione produttore
| - Manitattura Ginori
- Società ceramica Pozzi-Ginori
- Richard-Ginori 1735 Spa
- Manifattura Richard-Ginori delle porcellane di Doccia
- Società ceramica Richard-Ginori
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Manifattura Richard-Ginori delle porcellane di Doccia, Sesto Fiorentino (Firenze), 1737 -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Manifattura Richard-Ginori delle porcellane di Doccia, Sesto Fiorentino (Firenze), 1737 -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
| - Sesto Fiorentino (Firenze)
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is ha produttore
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