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| - Laboratorio Giovanni Sacchi, Milano, 1936 - 1998
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| - Laboratorio Giovanni Sacchi, Milano, 1936 - 1998
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| - Giovanni Sacchi nasce a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, il 27 agosto 1913. Dopo una breve esperienza di fabbrica, presso la Ercole Marelli, inizia dodicenne l'apprendistato come modellista meccanico presso la bottega Ceresa & Boretti di Milano. Durante l'apprendistato segue le lezioni serali di disegno tecnico, conseguendo il diploma professionale. Compiuti diciannove anni, inizia il periodo dell'arruolamento, che lo vedrà più volte richiamato sotto le armi, riuscendo a continuare l'attività di modellista soltanto negli intervalli delle licenze e dei congedi. Nel 1936 apre un proprio laboratorio per modelli meccanici, ma lo scoppio della seconda guerra mondiale porta alla definitiva sospensione dell'esercizio. Dopo l'armistizio nel 1943, Giovanni Sacchi entra nella resistenza sulle montagne piemontesi, attività per la quale otterrà il riconoscimento della Croce al Merito di Guerra in seguito all'impegno nella lotta di liberazione. Nell'immediato dopoguerra, grazie alla progettazione e realizzazione di alcune piccole stufe elettriche e di ferro da stiro portatili, vendute porta a porta, ottiene una commessa da parte del Comando alleato, che gli permette alla quale riesce a superare la crisi e riavviare la propria attività. Nel 1951 acquisisce gli spazi di un vecchio laboratorio di fonderia in via Sirtori a Milano, ne modifica gli impianti e vi instaura la nuova bottega. Tre anni prima, l'incontro con Marcello Nizzoli lo convince a intraprendere la strada della...
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abstract
| - Giovanni Sacchi nasce a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, il 27 agosto 1913. Dopo una breve esperienza di fabbrica, presso la Ercole Marelli, inizia dodicenne l'apprendistato come modellista meccanico presso la bottega Ceresa & Boretti di Milano. Durante l'apprendistato segue le lezioni serali di disegno tecnico, conseguendo il diploma professionale. Compiuti diciannove anni, inizia il periodo dell'arruolamento, che lo vedrà più volte richiamato sotto le armi, riuscendo a continuare l'attività di modellista soltanto negli intervalli delle licenze e dei congedi. Nel 1936 apre un proprio laboratorio per modelli meccanici, ma lo scoppio della seconda guerra mondiale porta alla definitiva sospensione dell'esercizio. Dopo l'armistizio nel 1943, Giovanni Sacchi entra nella resistenza sulle montagne piemontesi, attività per la quale otterrà il riconoscimento della Croce al Merito di Guerra in seguito all'impegno nella lotta di liberazione. Nell'immediato dopoguerra, grazie alla progettazione e realizzazione di alcune piccole stufe elettriche e di ferro da stiro portatili, vendute porta a porta, ottiene una commessa da parte del Comando alleato, che gli permette alla quale riesce a superare la crisi e riavviare la propria attività. Nel 1951 acquisisce gli spazi di un vecchio laboratorio di fonderia in via Sirtori a Milano, ne modifica gli impianti e vi instaura la nuova bottega. Tre anni prima, l'incontro con Marcello Nizzoli lo convince a intraprendere la strada della...
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altra denominazione produttore
| - Laboratorio Giovanni Sacchi
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Laboratorio Giovanni Sacchi, Milano, 1936 - 1998
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| - Laboratorio Giovanni Sacchi, Milano, 1936 - 1998
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record provenienza id
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sistema provenienza
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is ha produttore
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