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| - Comune di Acquacanina, Acquacanina (Macerata), sec. XIV -
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| - Comune di Acquacanina, Acquacanina (Macerata), sec. XIV -
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dc:description
| - Dominio della famiglia Giberti nell'alto medioevo, per rogito del 1287, conservato in copia del 1361 fra le pergamene del comune, il castrum di Acquacanina passò alla badia di San Silvestro di Rio Sacro, da cui si affrancò nel 1349. Passò quindi a far parte del Ducato di Camerino, sotto la signoria dei Varano. In antico regime, Acquacanina era governata da un consiglio di trenta o quaranta membri, che rappresentavano il potere deliberativo e retta da un gonfaloniere e quattro massari, potere esecutivo del comune. Con la devoluzione del ducato alla Santa Sede fu comune della Delegazione apostolica di Camerino. Con l'avvento del regno napoleonico, fece parte del Dipartimento del Tronto, Distretto di Camerino, cantone di Fiastra e, nel 1811, passò al Dipartimento del Musone con tutto il distretto di Camerino. La distrettuazione definitiva del Musone tenne conto del decreto n. 118 del 14 luglio 1807 e riunì in un unico comune parecchie località vicine di modo che nessuno di essi avesse una popolazione inferiore ai 1.000 abitanti. Pertanto Acquacanina fu unito a Fiastra. All'atto della Restaurazione, Acquacanina, venne incorporata nella Delegazione di Camerino, sotto il governatorato di Caldarola; nella distrettuazione del 1837, a seguito del motu proprio di Leone XII, fu comunità soggetta al podestà di Fiastra nel distretto di Camerino, delegazione di Macerata e Camerino. Con l'Unità d'Italia divenne comune della provincia di Macerata.
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Dominio della famiglia Giberti nell'alto medioevo, per rogito del 1287, conservato in copia del 1361 fra le pergamene del comune, il castrum di Acquacanina passò alla badia di San Silvestro di Rio Sacro, da cui si affrancò nel 1349. Passò quindi a far parte del Ducato di Camerino, sotto la signoria dei Varano. In antico regime, Acquacanina era governata da un consiglio di trenta o quaranta membri, che rappresentavano il potere deliberativo e retta da un gonfaloniere e quattro massari, potere esecutivo del comune. Con la devoluzione del ducato alla Santa Sede fu comune della Delegazione apostolica di Camerino. Con l'avvento del regno napoleonico, fece parte del Dipartimento del Tronto, Distretto di Camerino, cantone di Fiastra e, nel 1811, passò al Dipartimento del Musone con tutto il distretto di Camerino. La distrettuazione definitiva del Musone tenne conto del decreto n. 118 del 14 luglio 1807 e riunì in un unico comune parecchie località vicine di modo che nessuno di essi avesse una popolazione inferiore ai 1.000 abitanti. Pertanto Acquacanina fu unito a Fiastra. All'atto della Restaurazione, Acquacanina, venne incorporata nella Delegazione di Camerino, sotto il governatorato di Caldarola; nella distrettuazione del 1837, a seguito del motu proprio di Leone XII, fu comunità soggetta al podestà di Fiastra nel distretto di Camerino, delegazione di Macerata e Camerino. Con l'Unità d'Italia divenne comune della provincia di Macerata.
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Acquacanina, Acquacanina (Macerata), sec. XIV -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Acquacanina, Acquacanina (Macerata), sec. XIV -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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