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| - Comune di Vivaro, Vivaro (Pordenone), 1806 -
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dc:title
| - Comune di Vivaro, Vivaro (Pordenone), 1806 -
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dc:description
| - La località, a partire dal XII secolo, fu soggetta all'influsso del Vescovo di Concordia mentre in seguito fu sottoposta alla giurisdizione dei Signori di Spilimbergo, rappresentati nei giudizi civili da un Podestà. Nel 1420 passò, insieme a tutta la regione, alla Repubblica di Venezia. Il Comune in senso moderno compare per la prima volta in epoca napoleonica, dove risulta inserito nel Distretto di Pordenone (il IV del Dipartimento del Tagliamento), Cantone I di Spilimbergo. Passò al Regno Lombardo-Veneto nel 1814. Fu inserito tra le frazioni di Arba, comune di III classe, nel Distretto di Maniago, il V della Provincia del Friuli (dal 1818 il IV). Dal 1818 divenne nuovamente comune autonomo, di III classe, con le frazioni di Tesis e Basaldella. Era rappresentato da un Convocato Generale che composto di tutti gli estimati del comune, si riuniva sotto il controllo del Cancelliere del Censo. L'esecutivo era affidato ad una Deputazione di tre membri. Nel 1819 il Convocato fu sostituito da un Consiglio comunale senza ufficio proprio. Il Comune passò all'Italia nel 1866. Compreso nel Mandamento di Maniago, fu in un primo momento inserito tra i Comuni della Provincia di Udine poi, nel 1968, tra quelli della Provincia di Pordenone.
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - La località, a partire dal XII secolo, fu soggetta all'influsso del Vescovo di Concordia mentre in seguito fu sottoposta alla giurisdizione dei Signori di Spilimbergo, rappresentati nei giudizi civili da un Podestà. Nel 1420 passò, insieme a tutta la regione, alla Repubblica di Venezia. Il Comune in senso moderno compare per la prima volta in epoca napoleonica, dove risulta inserito nel Distretto di Pordenone (il IV del Dipartimento del Tagliamento), Cantone I di Spilimbergo. Passò al Regno Lombardo-Veneto nel 1814. Fu inserito tra le frazioni di Arba, comune di III classe, nel Distretto di Maniago, il V della Provincia del Friuli (dal 1818 il IV). Dal 1818 divenne nuovamente comune autonomo, di III classe, con le frazioni di Tesis e Basaldella. Era rappresentato da un Convocato Generale che composto di tutti gli estimati del comune, si riuniva sotto il controllo del Cancelliere del Censo. L'esecutivo era affidato ad una Deputazione di tre membri. Nel 1819 il Convocato fu sostituito da un Consiglio comunale senza ufficio proprio. Il Comune passò all'Italia nel 1866. Compreso nel Mandamento di Maniago, fu in un primo momento inserito tra i Comuni della Provincia di Udine poi, nel 1968, tra quelli della Provincia di Pordenone.
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Vivaro, Vivaro (Pordenone), 1806 -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Vivaro, Vivaro (Pordenone), 1806 -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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