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| - Comune di Belforte del Chienti, Belforte del Chienti (Macerata), sec. XIII -
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dc:title
| - Comune di Belforte del Chienti, Belforte del Chienti (Macerata), sec. XIII -
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dc:description
| - La prima attestazione del castrum di Belforte è del 10 ottobre 1207, quando il console, a nome dell'intero castrum, stipulò dei patti di sottomissione col comune di Camerino; tali patti vennero riconfermati l'11 settembre 1250, sottoscritti dai due sindaci di Camerino e di Belforte. Ma, il 31 marzo del 1255, Belforte accettò la giurisdizione di Tolentino, deliberando un podestà unico. Varie le conferme del potere di Tolentino su Belforte, sia da parte pontificia che imperiale. Tra la fine del sec. XIII e gli inizi del XIV, avvenne presumibilmente un distacco tra Tolentino e Belforte: ad esempio nel 1310, il rettore della Marca sentenziando su multe da pagarsi per la ribellione alla Chiesa, distingue nettamente tra i due comuni. Non è dato sapere, per mancanza di documenti, se nel frattempo Belforte fosse di nuovo sottomessa a Camerino; fatto sta che la "descriptio" del card. Albornoz inserisce Belforte tra le terre tenute "tirampnice" da Rodolfo da Camerino. Sarà Urbano V a concedere Belforte in vicariato ai Da Varano, nel 1370. Nel XV secolo, liberatosi dall'influenza diretta delle due città di Camerino e Tolentino, Belforte si governò come libero comune, dotato di propri statuti, tanto che partecipava alle sedute del Parlamento e della Congregazione della Marca. L'organo deliberativo, il consiglio generale, era formato di 48 "probri et idonei viri" eletti in perpetuo. Dal loro numero erano estratti bimestralmente quattro priori rappresentanti l'organo esecutivo. Il pod...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - La prima attestazione del castrum di Belforte è del 10 ottobre 1207, quando il console, a nome dell'intero castrum, stipulò dei patti di sottomissione col comune di Camerino; tali patti vennero riconfermati l'11 settembre 1250, sottoscritti dai due sindaci di Camerino e di Belforte. Ma, il 31 marzo del 1255, Belforte accettò la giurisdizione di Tolentino, deliberando un podestà unico. Varie le conferme del potere di Tolentino su Belforte, sia da parte pontificia che imperiale. Tra la fine del sec. XIII e gli inizi del XIV, avvenne presumibilmente un distacco tra Tolentino e Belforte: ad esempio nel 1310, il rettore della Marca sentenziando su multe da pagarsi per la ribellione alla Chiesa, distingue nettamente tra i due comuni. Non è dato sapere, per mancanza di documenti, se nel frattempo Belforte fosse di nuovo sottomessa a Camerino; fatto sta che la "descriptio" del card. Albornoz inserisce Belforte tra le terre tenute "tirampnice" da Rodolfo da Camerino. Sarà Urbano V a concedere Belforte in vicariato ai Da Varano, nel 1370. Nel XV secolo, liberatosi dall'influenza diretta delle due città di Camerino e Tolentino, Belforte si governò come libero comune, dotato di propri statuti, tanto che partecipava alle sedute del Parlamento e della Congregazione della Marca. L'organo deliberativo, il consiglio generale, era formato di 48 "probri et idonei viri" eletti in perpetuo. Dal loro numero erano estratti bimestralmente quattro priori rappresentanti l'organo esecutivo. Il pod...
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altra denominazione produttore
| - Comune di Belforte del Chienti
- Belforte
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Belforte del Chienti, Belforte del Chienti (Macerata), sec. XIII -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Belforte del Chienti, Belforte del Chienti (Macerata), sec. XIII -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
| - Belforte del Chienti (Macerata)
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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