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| - Comune di Sant'Andrea, Cupra Marittima (Ascoli Piceno), sec. XIII prima metà - 1860
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dc:title
| - Comune di Sant'Andrea, Cupra Marittima (Ascoli Piceno), sec. XIII prima metà - 1860
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dc:description
| - Il comune è attestato sin dal sec. XIII, quando Rinaldo, luogotenente di Federico II nel ducato di Spoleto e Marca di Ancona, concesse a Ripatransone la facoltà di distruggere le case, appropriarsi del territorio e deportare entro i propri confini gli abitanti dei castelli guelfi di Marano (oggi Cupra Marittima), S. Andrea, Cossignano, Massignano e Penne. La distruzione coinvolse solo il castello di Penne grazie all'avvenuta pace tra le parti in lotta ottenuta dal pontefice Gregorio IX. Nel 1251 Crescenzio di Guarnerio, già signore di Moresco poi di S. Andrea e suo nipote ricevevano formale promessa di protettorato da parte del Comune di Fermo. Nel 1258 S. Andrea, come Marano, venne conquistato da Manfredi. Nel 1297 il castello fu sottoposto a Gentile da Mogliano, signore di Fermo. Nella "Descriprio Marchiae" del 1356 compare tra i castelli e le ville di Fermo. Nel sec. XVI figura tra i castelli di primo grado dello Stato di Fermo. Sotto il governo napoleonico venne inserito nel dodicesimo cantone (quello di Ripatransone) del Dipartimento del Tronto. Tra il 1809 e il 1815 fu unito, assieme al Comune di Marano, a Grottammare. Con la Restaurazione pontificia Sant'Andrea divenne appodiato di Marano. Nel 1860 con Marano veniva annesso al Regno d'Italia.
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dc:date
| - sec. XIII prima metà - 1860
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Il comune è attestato sin dal sec. XIII, quando Rinaldo, luogotenente di Federico II nel ducato di Spoleto e Marca di Ancona, concesse a Ripatransone la facoltà di distruggere le case, appropriarsi del territorio e deportare entro i propri confini gli abitanti dei castelli guelfi di Marano (oggi Cupra Marittima), S. Andrea, Cossignano, Massignano e Penne. La distruzione coinvolse solo il castello di Penne grazie all'avvenuta pace tra le parti in lotta ottenuta dal pontefice Gregorio IX. Nel 1251 Crescenzio di Guarnerio, già signore di Moresco poi di S. Andrea e suo nipote ricevevano formale promessa di protettorato da parte del Comune di Fermo. Nel 1258 S. Andrea, come Marano, venne conquistato da Manfredi. Nel 1297 il castello fu sottoposto a Gentile da Mogliano, signore di Fermo. Nella "Descriprio Marchiae" del 1356 compare tra i castelli e le ville di Fermo. Nel sec. XVI figura tra i castelli di primo grado dello Stato di Fermo. Sotto il governo napoleonico venne inserito nel dodicesimo cantone (quello di Ripatransone) del Dipartimento del Tronto. Tra il 1809 e il 1815 fu unito, assieme al Comune di Marano, a Grottammare. Con la Restaurazione pontificia Sant'Andrea divenne appodiato di Marano. Nel 1860 con Marano veniva annesso al Regno d'Italia.
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Sant'Andrea, Cupra Marittima (Ascoli Piceno), sec. XIII prima metà - 1860
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Sant'Andrea, Cupra Marittima (Ascoli Piceno), sec. XIII prima metà - 1860
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
| - Cupra Marittima (Ascoli Piceno)
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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