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| - Comune di Porto Recanati, Porto Recanati (Macerata), 1893 -
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| - Comune di Porto Recanati, Porto Recanati (Macerata), 1893 -
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dc:description
| - Porto Recanati è comune autonomo dal 1893. In precedenza esso rientrava nella giurisdizione amministrativa di Recanati quando nel 1229 l'imperatore Federico II concesse al comune di Recanati, quale ricompensa per la fedeltà dimostrata nella guerra contro la S. Sede, la proprietà di tutto il litorale adriatico compreso tra i fiumi Potenza ed Aspio. La donazione comprendeva anche la facoltà di costruire un porto in quel territorio. Recanati, ritornato all'obbendienza pontificia nel 1240, vide confermati da Gregorio IX tali possedimenti e privilegi. In effetti, già all'inizio del sec. XIII, era sorto spontaneamente un insediamento rivierasco dotato di un porto: il "Castrum maris". A metà del Trecento, secondo la "Descriptio Marchiae Anconitane", Recanati - elencata come "Civitas magna" - disponeva di castelli e ville tra le quali era compreso il citato porto, detto "Roccha Portus". Agli inizi del sec. XV il "Castrum maris" era strutturato per assolvere una duplice funzione: difendere il territorio e specialmente il santuario di Loreto dai pirati e dai turchi ed essere il centro di controllo del commercio. Il porto, la rocca e la sua popolazione erano soggetti alla S. Sede e sottoposti alla giurisdizione del comune di Recanati, esercitata attraverso il "Capitano del porto", ufficiale che vigilava anche sull'ordinato svolgimento della locale fiera. Durante il sec. XVI la fiera ed il porto vissero una progressiva decadenza; causa del declino fu lo sviluppo del porto di A...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Porto Recanati è comune autonomo dal 1893. In precedenza esso rientrava nella giurisdizione amministrativa di Recanati quando nel 1229 l'imperatore Federico II concesse al comune di Recanati, quale ricompensa per la fedeltà dimostrata nella guerra contro la S. Sede, la proprietà di tutto il litorale adriatico compreso tra i fiumi Potenza ed Aspio. La donazione comprendeva anche la facoltà di costruire un porto in quel territorio. Recanati, ritornato all'obbendienza pontificia nel 1240, vide confermati da Gregorio IX tali possedimenti e privilegi. In effetti, già all'inizio del sec. XIII, era sorto spontaneamente un insediamento rivierasco dotato di un porto: il "Castrum maris". A metà del Trecento, secondo la "Descriptio Marchiae Anconitane", Recanati - elencata come "Civitas magna" - disponeva di castelli e ville tra le quali era compreso il citato porto, detto "Roccha Portus". Agli inizi del sec. XV il "Castrum maris" era strutturato per assolvere una duplice funzione: difendere il territorio e specialmente il santuario di Loreto dai pirati e dai turchi ed essere il centro di controllo del commercio. Il porto, la rocca e la sua popolazione erano soggetti alla S. Sede e sottoposti alla giurisdizione del comune di Recanati, esercitata attraverso il "Capitano del porto", ufficiale che vigilava anche sull'ordinato svolgimento della locale fiera. Durante il sec. XVI la fiera ed il porto vissero una progressiva decadenza; causa del declino fu lo sviluppo del porto di A...
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Porto Recanati, Porto Recanati (Macerata), 1893 -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Porto Recanati, Porto Recanati (Macerata), 1893 -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
| - Porto Recanati (Macerata)
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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