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| - Comune di Genga, Genga (Ancona), sec. XIII -
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| - Comune di Genga, Genga (Ancona), sec. XIII -
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dc:description
| - Genga, terra feudale curtense fin dalle sue origini, appartenne sempre alla famiglia comitale omonima, alla quale risulta infeudata già nel 1090. Nel 1216 i conti della Genga stipularono con Fabriano un atto di dedizione che pose la terra alle dirette dipendenze di questa città, con la quale però non mancarono momenti di tensione, fino a quando, nel 1534, una bolla pontificia di Clemente VII annullò ogni pretesa di Fabriano su Genga. La terra di Genga, tornata direttamente in feudo ai conti omonimi che le dettero degli Statuti nel 1562, si resse da allora in poi mediante il governo di un Consiglio locale e di un Podestà o Vicario, nominato dalla famiglia comitale e incaricato principalmente dell'amministrazione della giustizia e del buon andamento della vita del castello. A tale compito concorrevano anche quattro persone di buona reputazione, incaricate dai conti di riferire al Vicario ogni eventuale motivo di malcontento sorto all'interno della terra, nel cui territorio erano comprese anche le dipendenze di Monticelli, Rosenga, Spineto, Colcello, Avenale e San Fortunato. Alla denuncia delle " male azioni" perpetrate nell'intero territorio della comunità erano poi addetti gli "scarii" o relatori, eletti in seno al Consiglio con scrutinio segreto in ragione di uno o due per ogni villa e con incarico annuale. Tale assetto amministrativo ed istituzionale si mantenne fino al 1797, quando il nuovo governo francese della Marca inserì Genga all'interno del Dipartimento del M...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Genga, terra feudale curtense fin dalle sue origini, appartenne sempre alla famiglia comitale omonima, alla quale risulta infeudata già nel 1090. Nel 1216 i conti della Genga stipularono con Fabriano un atto di dedizione che pose la terra alle dirette dipendenze di questa città, con la quale però non mancarono momenti di tensione, fino a quando, nel 1534, una bolla pontificia di Clemente VII annullò ogni pretesa di Fabriano su Genga. La terra di Genga, tornata direttamente in feudo ai conti omonimi che le dettero degli Statuti nel 1562, si resse da allora in poi mediante il governo di un Consiglio locale e di un Podestà o Vicario, nominato dalla famiglia comitale e incaricato principalmente dell'amministrazione della giustizia e del buon andamento della vita del castello. A tale compito concorrevano anche quattro persone di buona reputazione, incaricate dai conti di riferire al Vicario ogni eventuale motivo di malcontento sorto all'interno della terra, nel cui territorio erano comprese anche le dipendenze di Monticelli, Rosenga, Spineto, Colcello, Avenale e San Fortunato. Alla denuncia delle " male azioni" perpetrate nell'intero territorio della comunità erano poi addetti gli "scarii" o relatori, eletti in seno al Consiglio con scrutinio segreto in ragione di uno o due per ogni villa e con incarico annuale. Tale assetto amministrativo ed istituzionale si mantenne fino al 1797, quando il nuovo governo francese della Marca inserì Genga all'interno del Dipartimento del M...
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Genga, Genga (Ancona), sec. XIII -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Genga, Genga (Ancona), sec. XIII -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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