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| - Tarchiani, Alberto, giornalista, antifascista, politico, diplomatico, (Roma, 1885 - Roma, 1964)
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| - Tarchiani, Alberto, giornalista, antifascista, politico, diplomatico, (Roma, 1885 - Roma, 1964)
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| - Tarchiani, Alberto, giornalista, antifascista, politico, diplomatico, (Roma, 1885 - Roma, 1964)
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| - Nasce a Roma l'11 novembre 1885. Inizia la sua attività di giornalista nel 1903 come redattore per il "Nuovo giornale" di Firenze; successivamente lavora per la "Tribuna" di Roma, per il settimanale di New York "Cittadino", e dal 1919 al 1925 per "Il Corriere della Sera" di Milano. Si arruola volontario nella Prima guerra mondiale, ma è richiamato dal fronte per rivestire la carica di sottosegretario di Stato alla Propaganda. Nel 1925, quando il "Corriere della Sera" passa sotto il diretto controllo del regime fascista, si dimette dall'incarico di redattore capo e si trasferisce in Francia. Nel 1929 partecipa all'organizzazione della fuga da Lipari di Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Fausto Nitti. Tra i fondatori di Giustizia e Libertà, dopo l'invasione tedesca della Francia si rifugia negli Stati Uniti, ove contribuisce alla fondazione della Mazzini society di cui diviene segretario. Collabora attivamente con vari quotidiani americani e svolge un'intensa attività di propaganda antifascista. Nel 1943 rientra nell'Italia del sud liberata dagli Alleati, partecipando allo sbarco di Anzio, e l'anno successivo diviene ministro dei Lavori pubblici nel secondo governo Badoglio. Dal 1945 al 1955 è ambasciatore italiano a Washington, contribuendo in maniera decisiva al reinserimento dell'Italia nel consesso delle democrazie occidentali, all'interno dell'Alleanza atlantica. Muore a Roma il 30 novembre 1964.
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Nasce a Roma l'11 novembre 1885. Inizia la sua attività di giornalista nel 1903 come redattore per il "Nuovo giornale" di Firenze; successivamente lavora per la "Tribuna" di Roma, per il settimanale di New York "Cittadino", e dal 1919 al 1925 per "Il Corriere della Sera" di Milano. Si arruola volontario nella Prima guerra mondiale, ma è richiamato dal fronte per rivestire la carica di sottosegretario di Stato alla Propaganda. Nel 1925, quando il "Corriere della Sera" passa sotto il diretto controllo del regime fascista, si dimette dall'incarico di redattore capo e si trasferisce in Francia. Nel 1929 partecipa all'organizzazione della fuga da Lipari di Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Fausto Nitti. Tra i fondatori di Giustizia e Libertà, dopo l'invasione tedesca della Francia si rifugia negli Stati Uniti, ove contribuisce alla fondazione della Mazzini society di cui diviene segretario. Collabora attivamente con vari quotidiani americani e svolge un'intensa attività di propaganda antifascista. Nel 1943 rientra nell'Italia del sud liberata dagli Alleati, partecipando allo sbarco di Anzio, e l'anno successivo diviene ministro dei Lavori pubblici nel secondo governo Badoglio. Dal 1945 al 1955 è ambasciatore italiano a Washington, contribuendo in maniera decisiva al reinserimento dell'Italia nel consesso delle democrazie occidentali, all'interno dell'Alleanza atlantica. Muore a Roma il 30 novembre 1964.
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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ha luogo morte
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ha luogo nascita
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eac-cpf:hasPlace
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
| - Tarchiani, Alberto, giornalista, antifascista, politico, diplomatico, (Roma, 1885 - Roma, 1964)
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| - Tarchiani, Alberto, giornalista, antifascista, politico, diplomatico, (Roma, 1885 - Roma, 1964)
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professione
| - giornalista
- ministro dei Lavori pubblici nel secondo governo Badoglio
- capo di missione diplomatica a Washington
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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