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| - Comune di San Michele Salentino, San Michele Salentino (Brindisi), 1928 -
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| - Comune di San Michele Salentino, San Michele Salentino (Brindisi), 1928 -
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dc:description
| - Il feudo di San Michele Salentino fu fondato come piccolo insediamento rurale nei primi anni del Seicento da Michele Vaaz de Andara, conte di Mola e barone di San Donato. Alla morte di Francesco Vaaz, ultimo erede del casato, avvenuta il 6 dicembre 1751, il feudo fu annesso al regio demanio, da cui fu acquistato nello stesso anno dal duca di Ceglie Annibale Sisto y Britto. A seguito della soppressione della feudalità, sancita con legge del Regno di Napoli 2 agosto 1806 n. 130, furono evidenti le difficoltà di gestire il piccolo villaggio, che contava allora circa 500 abitanti, per la lontananza dalla sede amministrativa di Ceglie; perciò nel 1839 le autorità della provincia di Terra d'Otranto convennero di aggregare il feudo al più vicino comune di San Vito dei Normanni. Nello stesso anno, con atti rogati dal notaio sanvitese Vitantonio Nardelli il 4 e 15 agosto, il principe Francesco Dentice di Frasso concesse le sue proprietà appartenenti al feudo di S. Giacomo al comune di San Vito dei Normanni, al fine di ampliare la borgata di San Michele Salentino. Nel 1912, contando quest'ultima circa 2700 abitanti, una sommossa popolare tendente ad ottenere l'autonomia amministrativa dal comune di San Vito dei Normanni sfociò in devastazioni e incendi. Nel 1913 il numero dei consiglieri comunali di San Vito dei Normanni fu elevato da 20 a 30, un quinto dei quali fu riservato ad abitanti della borgata di San Michele Salentino, che divenne formalmente frazione. Il comune di San Mich...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Il feudo di San Michele Salentino fu fondato come piccolo insediamento rurale nei primi anni del Seicento da Michele Vaaz de Andara, conte di Mola e barone di San Donato. Alla morte di Francesco Vaaz, ultimo erede del casato, avvenuta il 6 dicembre 1751, il feudo fu annesso al regio demanio, da cui fu acquistato nello stesso anno dal duca di Ceglie Annibale Sisto y Britto. A seguito della soppressione della feudalità, sancita con legge del Regno di Napoli 2 agosto 1806 n. 130, furono evidenti le difficoltà di gestire il piccolo villaggio, che contava allora circa 500 abitanti, per la lontananza dalla sede amministrativa di Ceglie; perciò nel 1839 le autorità della provincia di Terra d'Otranto convennero di aggregare il feudo al più vicino comune di San Vito dei Normanni. Nello stesso anno, con atti rogati dal notaio sanvitese Vitantonio Nardelli il 4 e 15 agosto, il principe Francesco Dentice di Frasso concesse le sue proprietà appartenenti al feudo di S. Giacomo al comune di San Vito dei Normanni, al fine di ampliare la borgata di San Michele Salentino. Nel 1912, contando quest'ultima circa 2700 abitanti, una sommossa popolare tendente ad ottenere l'autonomia amministrativa dal comune di San Vito dei Normanni sfociò in devastazioni e incendi. Nel 1913 il numero dei consiglieri comunali di San Vito dei Normanni fu elevato da 20 a 30, un quinto dei quali fu riservato ad abitanti della borgata di San Michele Salentino, che divenne formalmente frazione. Il comune di San Mich...
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altra denominazione produttore
| - Comune di San Michele Salentino
- San Michele
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di San Michele Salentino, San Michele Salentino (Brindisi), 1928 -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di San Michele Salentino, San Michele Salentino (Brindisi), 1928 -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
| - San Michele Salentino (Brindisi)
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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