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| - Comunità di Castel San Felice di Narco, Sant'Anatolia di Narco (Perugia), sec. XII - 1860
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| - Comunità di Castel San Felice di Narco, Sant'Anatolia di Narco (Perugia), sec. XII - 1860
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dc:description
| - Antico terrazzo fluviale preistorico, fu un habitat umbro e poi colonia romana. All'inizio del VI secolo, al tempo di Teodorico, si formò un eremo: una cella monastica e agricola, attorno ad un oratorio: San Felice. Fu curtis longobarda, compresa nel Castaldato di Ponte. Nel secolo XII la colonia agricola si raccolse sull'altura, formando Castel San Felice, feudo del duca Corrado di Urslingen; nel 1198, passò a Spoleto. Nel 1194 fu eretta la chiesa di San Felice. Il castello e la chiesa subirono poi le vicende della Val di Narca. Nel 1228 venne riconquistata da Rainaldo di Urslingen e nel 1241 pagava ancora il fodrum all'imperatore. Nel 1248 venne conquistata dalla guelfa Spoleto, che gli diede statuti e podestà. Nel 1338 passò con i ghibellini di Federico di Urbino e si coalizzò con gli altri casteli nella federazione dei dodici contro Spoleto, ma tornò presto a Spoleto. Nel 1391 venne saccheggiata da Giovanni di Cola di Monterione. Ci fu poi un periodo di lunga tranquillità. Durante la prima ondata rivoluzionaria anche Castel San Felice venne interessata dalle rivolte antifrancesi e antirepubblicane. Nel periodo della Restaurazione, Castel San Felice ebbe un suo sindaco, dipendente dal gonfaloniere di Spoleto. Dopo l'Unità si programmò di unire tutte le comunità della Valle in unico comune, Scheggino, ma ciò suscitò una contesa campanilistica con Sant'Anatolia di Narco. Nel 1880 il Comune di Castel San Felice fu soppresso e venne aggregato al Comune di...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Antico terrazzo fluviale preistorico, fu un habitat umbro e poi colonia romana. All'inizio del VI secolo, al tempo di Teodorico, si formò un eremo: una cella monastica e agricola, attorno ad un oratorio: San Felice. Fu curtis longobarda, compresa nel Castaldato di Ponte. Nel secolo XII la colonia agricola si raccolse sull'altura, formando Castel San Felice, feudo del duca Corrado di Urslingen; nel 1198, passò a Spoleto. Nel 1194 fu eretta la chiesa di San Felice. Il castello e la chiesa subirono poi le vicende della Val di Narca. Nel 1228 venne riconquistata da Rainaldo di Urslingen e nel 1241 pagava ancora il fodrum all'imperatore. Nel 1248 venne conquistata dalla guelfa Spoleto, che gli diede statuti e podestà. Nel 1338 passò con i ghibellini di Federico di Urbino e si coalizzò con gli altri casteli nella federazione dei dodici contro Spoleto, ma tornò presto a Spoleto. Nel 1391 venne saccheggiata da Giovanni di Cola di Monterione. Ci fu poi un periodo di lunga tranquillità. Durante la prima ondata rivoluzionaria anche Castel San Felice venne interessata dalle rivolte antifrancesi e antirepubblicane. Nel periodo della Restaurazione, Castel San Felice ebbe un suo sindaco, dipendente dal gonfaloniere di Spoleto. Dopo l'Unità si programmò di unire tutte le comunità della Valle in unico comune, Scheggino, ma ciò suscitò una contesa campanilistica con Sant'Anatolia di Narco. Nel 1880 il Comune di Castel San Felice fu soppresso e venne aggregato al Comune di...
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altra denominazione produttore
| - Comune di Castel San Felice di Narco
- Comunità di Castel San Felice di Narco
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comunità di Castel San Felice di Narco, Sant'Anatolia di Narco (Perugia), sec. XII - 1860
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comunità di Castel San Felice di Narco, Sant'Anatolia di Narco (Perugia), sec. XII - 1860
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
| - Sant'Anatolia di Narco (Perugia)
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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