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| - Collini, Cesare, antifascista, sindacalista, (Firenze 1905 - ?)
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| - Collini, Cesare, antifascista, sindacalista, (Firenze 1905 - ?)
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| - Collini, Cesare, antifascista, sindacalista, (Firenze 1905 - ?)
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| - Cesare Collini nasce nel 1905 a Galluzzo (Firenze) da famiglia operaia. Stipettaio di professione, entra in contatto nel 1923 con la FGC e aderisce all'organizzazione comunista clandestina. Nel 1930 è condannato dal Tribunale speciale a sei anni di reclusione per attività antifascista. Incarcerato nel penitenziario di Volterra e poi a Firenze, nel 1932 è liberato in seguito a un provvedimento di amnistia. Rientra a Firenze e trova lavoro come modellista specializzato, continuando il proselitismo politico sia fra i compagni operai che tra gli studenti albanesi presenti in città. In seguito a un contatto con Antonio Amendola, stende un manifesto che viene lanciato nel marzo 1942 e gli costa una nuova condanna al Tribunale speciale, questa volta a trent'anni. Detenuto nel carcere di Civitavecchia e poi in quello di Castelfranco Emilia, torna in libertà dopo la caduta del fascismo, nel luglio 1943. Dopo l'8 settembre 1943 entra nell'organizzazione militare della Resistenza, responsabile per il PCI del Comando militare della provincia di Pistoia e poi ufficiale di collegamento del CTLN per il governo militare e amministrativo della zona del Valdarno. Dopo la guerra Collini è funzionario del PCI e della CGIL. Ripresa l'attività professionale, ha seguitato a far parte dell'esecutivo dell'ANPI e del Comitato nazionale dell'ANPPIA.
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| - Cesare Collini nasce nel 1905 a Galluzzo (Firenze) da famiglia operaia. Stipettaio di professione, entra in contatto nel 1923 con la FGC e aderisce all'organizzazione comunista clandestina. Nel 1930 è condannato dal Tribunale speciale a sei anni di reclusione per attività antifascista. Incarcerato nel penitenziario di Volterra e poi a Firenze, nel 1932 è liberato in seguito a un provvedimento di amnistia. Rientra a Firenze e trova lavoro come modellista specializzato, continuando il proselitismo politico sia fra i compagni operai che tra gli studenti albanesi presenti in città. In seguito a un contatto con Antonio Amendola, stende un manifesto che viene lanciato nel marzo 1942 e gli costa una nuova condanna al Tribunale speciale, questa volta a trent'anni. Detenuto nel carcere di Civitavecchia e poi in quello di Castelfranco Emilia, torna in libertà dopo la caduta del fascismo, nel luglio 1943. Dopo l'8 settembre 1943 entra nell'organizzazione militare della Resistenza, responsabile per il PCI del Comando militare della provincia di Pistoia e poi ufficiale di collegamento del CTLN per il governo militare e amministrativo della zona del Valdarno. Dopo la guerra Collini è funzionario del PCI e della CGIL. Ripresa l'attività professionale, ha seguitato a far parte dell'esecutivo dell'ANPI e del Comitato nazionale dell'ANPPIA.
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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ha luogo nascita
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
| - Collini, Cesare, antifascista, sindacalista, (Firenze 1905 - ?)
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| - Collini, Cesare, antifascista, sindacalista, (Firenze 1905 - ?)
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professione
| - sindacalista
- antifascista
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sistema provenienza
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