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| - Comune di Oliveto in Sabina, Torricella in Sabina (Rieti), sec. XII - 1876
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| - Comune di Oliveto in Sabina, Torricella in Sabina (Rieti), sec. XII - 1876
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dc:description
| - E' probabile che il castello sia stato fondato abbastanza tardi dai de Romania, che comunque compaiono come signori di Oliveto nel 1359, al momento di una complessa suddivisione ereditaria, che probabilmente decretò il passaggio del dominio del castello ai Brancaleoni, imparentati con i de Romania stessi. I Brancaleoni mantennero il dominio sul castello fino al XVI secolo, allorchè Margherita Brancaleoni lo portò in dote a Lorenzo Jacobacci. Nel 1584 il loro figlio Domenico rivendette il feudo al cardinale Pier Donato Cesi. Nel 1658 Domitilla Cesi, con l'autorizzazione di Alesandro VII, vendette Oliveto ai Barberini. Maffeo Barberini, a sua volta, nel 1682, autorizzato da un chirografo del pontefice Innocenzo XI, cedette il castello ai Santacroce. Il 7 ottobre 1711 Clemente XI con motu proprio eresse a principato Oliveto a favore del marchese Scipione Santacroce e dei suoi eredi. Il 13 novembre del 1750, Benedetto XIV autorizzò Girolamo Belloni all'acquisto dai Santacroce del marchesato di Oliveto. Durante l'occupazione francese il comune fu ascritto dapprima al dipartimento del Clitunno, cantone di Poggio Nativo (1798), per passare poi al cantone di Castelvecchio, circondario di Rieti, dipartimento di Roma (1810). Con la Restaurazione e la riforma del 1816/1817 Oliveto rientrò nella provincia Sabina, delegazione di Rieti, distretto di Rieti, continuando ad essere luogo baronale sino al 19 dicembre 1817, data in cui il marchese Gaspare Cavalletti de Rossi Belloni rinun...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - E' probabile che il castello sia stato fondato abbastanza tardi dai de Romania, che comunque compaiono come signori di Oliveto nel 1359, al momento di una complessa suddivisione ereditaria, che probabilmente decretò il passaggio del dominio del castello ai Brancaleoni, imparentati con i de Romania stessi. I Brancaleoni mantennero il dominio sul castello fino al XVI secolo, allorchè Margherita Brancaleoni lo portò in dote a Lorenzo Jacobacci. Nel 1584 il loro figlio Domenico rivendette il feudo al cardinale Pier Donato Cesi. Nel 1658 Domitilla Cesi, con l'autorizzazione di Alesandro VII, vendette Oliveto ai Barberini. Maffeo Barberini, a sua volta, nel 1682, autorizzato da un chirografo del pontefice Innocenzo XI, cedette il castello ai Santacroce. Il 7 ottobre 1711 Clemente XI con motu proprio eresse a principato Oliveto a favore del marchese Scipione Santacroce e dei suoi eredi. Il 13 novembre del 1750, Benedetto XIV autorizzò Girolamo Belloni all'acquisto dai Santacroce del marchesato di Oliveto. Durante l'occupazione francese il comune fu ascritto dapprima al dipartimento del Clitunno, cantone di Poggio Nativo (1798), per passare poi al cantone di Castelvecchio, circondario di Rieti, dipartimento di Roma (1810). Con la Restaurazione e la riforma del 1816/1817 Oliveto rientrò nella provincia Sabina, delegazione di Rieti, distretto di Rieti, continuando ad essere luogo baronale sino al 19 dicembre 1817, data in cui il marchese Gaspare Cavalletti de Rossi Belloni rinun...
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altra denominazione produttore
| - Comune di Oliveto in Sabina
- Oliveto
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Oliveto in Sabina, Torricella in Sabina (Rieti), sec. XII - 1876
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Oliveto in Sabina, Torricella in Sabina (Rieti), sec. XII - 1876
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
| - Torricella in Sabina (Rieti)
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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