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| - Parrocchia di Santa Maria della Visitazione, Aieta (Cosenza), sec. XV -
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| - Parrocchia di Santa Maria della Visitazione, Aieta (Cosenza), sec. XV -
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dc:description
| - Il primo nucleo urbano dell'antica Aieta, detta "Aieta Vetere" sorse sul monte Calimaro dove la popolazione si rifugiò per sottrarsi alla ferocia rapinatrice delle incursioni piratesche dei Longobardi e dei Musulmani. Il centro, fondato dai Bizantini verso il secolo X, è menzionato nei documenti come la città dell'aquila (astu aetou): nelle armi di Aieta figura infatti l'aquila. Secondo la tradizione si racconta che Aieta Vetere sarebbe stata abbandonata perché troppo esposta alle intemperie. Nell'VIII e IX secolo alcuni monaci e profughi orientali "basiliani", per sottrarsi alla persecuzione iconoclasta dell'imperatore bizantino, s'insediarono nella zona di Aieta dove fondarono piccoli monasteri di rito greco e la chiesetta di S. Nicola, intorno a cui cominciarono a sorgere il nucleo urbano del Cantogrande a cui si aggiunse, con i profughi di Blanda Julia il rione Julitta. La Parrocchiale di Santa Maria della Visitazione, fondata nel 1530, ha una facciata del 1756 e un portale in pietra; l'interno è a tre navate decorate a stucco. Di grande validità la "Visitazione della Vergine", olio su tela attribuito a Francesco Santafede, dipinto nei primi anni del XVII, posto sull'altare maggiore. In sacrestia sono presenti espressioni artistiche di grande merito quali: Croce astile di bottega partenopea del 600, reliquario e calice del sec. XIX, opere di argentieri napoletani e due dipinti che raffigurano il "Santo domenicano" di ignoto del sec. XIX uno, e "Incoronazione della...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Il primo nucleo urbano dell'antica Aieta, detta "Aieta Vetere" sorse sul monte Calimaro dove la popolazione si rifugiò per sottrarsi alla ferocia rapinatrice delle incursioni piratesche dei Longobardi e dei Musulmani. Il centro, fondato dai Bizantini verso il secolo X, è menzionato nei documenti come la città dell'aquila (astu aetou): nelle armi di Aieta figura infatti l'aquila. Secondo la tradizione si racconta che Aieta Vetere sarebbe stata abbandonata perché troppo esposta alle intemperie. Nell'VIII e IX secolo alcuni monaci e profughi orientali "basiliani", per sottrarsi alla persecuzione iconoclasta dell'imperatore bizantino, s'insediarono nella zona di Aieta dove fondarono piccoli monasteri di rito greco e la chiesetta di S. Nicola, intorno a cui cominciarono a sorgere il nucleo urbano del Cantogrande a cui si aggiunse, con i profughi di Blanda Julia il rione Julitta. La Parrocchiale di Santa Maria della Visitazione, fondata nel 1530, ha una facciata del 1756 e un portale in pietra; l'interno è a tre navate decorate a stucco. Di grande validità la "Visitazione della Vergine", olio su tela attribuito a Francesco Santafede, dipinto nei primi anni del XVII, posto sull'altare maggiore. In sacrestia sono presenti espressioni artistiche di grande merito quali: Croce astile di bottega partenopea del 600, reliquario e calice del sec. XIX, opere di argentieri napoletani e due dipinti che raffigurano il "Santo domenicano" di ignoto del sec. XIX uno, e "Incoronazione della...
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altra denominazione produttore
| - Parrocchia di S. Maria della Visitazione di Aieta
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Parrocchia di Santa Maria della Visitazione, Aieta (Cosenza), sec. XV -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Parrocchia di Santa Maria della Visitazione, Aieta (Cosenza), sec. XV -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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