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| - Dosi Delfini, Pontremoli (Massa-Carrara), sec. XIII -
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| - Dosi Delfini, Pontremoli (Massa-Carrara), sec. XIII -
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| - La famiglia Dosi Delfini è una delle più prestigiose di Pontremoli. Le prime tracce storiche si riferiscono alla presenza e partecipazione di alcuni Dosi alle lotte di supremazia che si svolsero a Modena nei secoli XIII e XIV; più tardi si trasferirono a Bologna e a Parma. Nel secolo XVI un membro della famiglia si trasferì a Pontremoli, come comandante del presidio dei Farnese in quel castello. Questo ramo della famiglia fu ascritto alla nobiltà pisana e nel 1697 a quella di Piacenza da parte del duca Francesco Farnese, con trasmissibilità a tutti i discendenti. I Dosi Delfini furono iscritti al libro d'oro della nobiltà di Pontremoli nel secolo XVIII. Nel maggio del 1733 Carlo di Borbone concedeva alla famiglia una patente con cui si insigniva del titolo di marchese i fratelli Giuseppe Antonio, Angelo, Luca, Antonio e Giovanni Simone, trasmissibile a tutti i discendenti maschi di Giuseppe Antonio; questi, Cavaliere dell'Ordine di S.Stefano, fu deputato della città di Pontremoli a Don Carlo, infante di Spagna, nel 1731. Il ramo attuale della famiglia discende da Giovanni di Niccolò (1756-1813), il cui figlio Giovanni Simone (1790-1854) fu Priore della Comunità di Pontremoli nel 1825, Comandante dei Cacciatori Volontari della Lunigiana nel 1837 e più tardi rivestì le cariche di Gonfaloniere e di Podestà di Pontremoli. Il figlio Giancarlo fu volontario delle Milizie universitarie toscane nel 1848 e nel 1859 deputato delle Provincie parmensi a presentare l'atto...
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ha date esistenza
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abstract
| - La famiglia Dosi Delfini è una delle più prestigiose di Pontremoli. Le prime tracce storiche si riferiscono alla presenza e partecipazione di alcuni Dosi alle lotte di supremazia che si svolsero a Modena nei secoli XIII e XIV; più tardi si trasferirono a Bologna e a Parma. Nel secolo XVI un membro della famiglia si trasferì a Pontremoli, come comandante del presidio dei Farnese in quel castello. Questo ramo della famiglia fu ascritto alla nobiltà pisana e nel 1697 a quella di Piacenza da parte del duca Francesco Farnese, con trasmissibilità a tutti i discendenti. I Dosi Delfini furono iscritti al libro d'oro della nobiltà di Pontremoli nel secolo XVIII. Nel maggio del 1733 Carlo di Borbone concedeva alla famiglia una patente con cui si insigniva del titolo di marchese i fratelli Giuseppe Antonio, Angelo, Luca, Antonio e Giovanni Simone, trasmissibile a tutti i discendenti maschi di Giuseppe Antonio; questi, Cavaliere dell'Ordine di S.Stefano, fu deputato della città di Pontremoli a Don Carlo, infante di Spagna, nel 1731. Il ramo attuale della famiglia discende da Giovanni di Niccolò (1756-1813), il cui figlio Giovanni Simone (1790-1854) fu Priore della Comunità di Pontremoli nel 1825, Comandante dei Cacciatori Volontari della Lunigiana nel 1837 e più tardi rivestì le cariche di Gonfaloniere e di Podestà di Pontremoli. Il figlio Giancarlo fu volontario delle Milizie universitarie toscane nel 1848 e nel 1859 deputato delle Provincie parmensi a presentare l'atto...
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
| - Dosi Delfini, Pontremoli (Massa-Carrara), sec. XIII -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Dosi Delfini, Pontremoli (Massa-Carrara), sec. XIII -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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is ha produttore
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