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| - Comune di Villa Santina, Villa Santina (Udine), 1806 -
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| - Comune di Villa Santina, Villa Santina (Udine), 1806 -
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dc:description
| - Villa Santina, già Villa d'Invillino, trae il suo nome attuale dal colle che la sovrasta, Col Santina. Sorse come una dipendenza della sua attuale frazione Invillino, che gli storici hanno identificato nel castello di Ibligine (poi Iblinum). Il castello e la sua giurisdizione, dominio dei Patriarchi, fu dato in feudo a diverse casate nobiliari: Caporiacco, Frangipane e Gismani. Nel 1319 il castello fu consegnato dal Patriarca al conte di Gorizia che lo diede quale feudo di abitanza a giurisdicenti locali. Passato alla Repubblica di Venezia, il castello fu lasciato andare in rovina dagli ultimi giurisdicenti, i della Torre, mentre prendeva sempre più importanza la Villa. Villa d'Invillino passò, con il trattato di Campoformido (1797) all'Austria, e dopo l'intermezzo napoleonico fu annessa al Regno d'Italia nel 1866. Il comune fu istituito con l'ordinamento napoleonico e compreso nel Dipartimento di Passariano, Distretto di Udine e Cantone di Tolmezzo. Durante il Regno Lombardo-Veneto fu sempre compreso nel Distretto di Tolmezzo. Come comune di terza classe era rappresentato da un Convocato generale al quale avevano diritto di presenziare tutti gli estimati del comune; il Convocato era sottoposto al controllo del Cancelliere del censo; l'esecutivo era affidato alla Deputazione Comunale composta da tre membri. Nel 1819 il Convocato fu sostituito da un consiglio comunale, senza ufficio proprio, composto da un numero di membri variabile, eletti dagli estimati. Oggi Villa Sa...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Villa Santina, già Villa d'Invillino, trae il suo nome attuale dal colle che la sovrasta, Col Santina. Sorse come una dipendenza della sua attuale frazione Invillino, che gli storici hanno identificato nel castello di Ibligine (poi Iblinum). Il castello e la sua giurisdizione, dominio dei Patriarchi, fu dato in feudo a diverse casate nobiliari: Caporiacco, Frangipane e Gismani. Nel 1319 il castello fu consegnato dal Patriarca al conte di Gorizia che lo diede quale feudo di abitanza a giurisdicenti locali. Passato alla Repubblica di Venezia, il castello fu lasciato andare in rovina dagli ultimi giurisdicenti, i della Torre, mentre prendeva sempre più importanza la Villa. Villa d'Invillino passò, con il trattato di Campoformido (1797) all'Austria, e dopo l'intermezzo napoleonico fu annessa al Regno d'Italia nel 1866. Il comune fu istituito con l'ordinamento napoleonico e compreso nel Dipartimento di Passariano, Distretto di Udine e Cantone di Tolmezzo. Durante il Regno Lombardo-Veneto fu sempre compreso nel Distretto di Tolmezzo. Come comune di terza classe era rappresentato da un Convocato generale al quale avevano diritto di presenziare tutti gli estimati del comune; il Convocato era sottoposto al controllo del Cancelliere del censo; l'esecutivo era affidato alla Deputazione Comunale composta da tre membri. Nel 1819 il Convocato fu sostituito da un consiglio comunale, senza ufficio proprio, composto da un numero di membri variabile, eletti dagli estimati. Oggi Villa Sa...
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Villa Santina, Villa Santina (Udine), 1806 -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Villa Santina, Villa Santina (Udine), 1806 -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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