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| - Calamandrei, Piero, giurista, (Firenze, 1889 - Firenze, 1956)
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| - Calamandrei, Piero, giurista, (Firenze, 1889 - Firenze, 1956)
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| - Calamandrei, Piero, giurista, (Firenze, 1889 - Firenze, 1956)
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dc:description
| - Nasce a Firenze nel 1889 da una famiglia di giuristi e si laurea in legge, a Pisa, nel 1912. Docente di procedura civile all'università di Messina dal 1915, è trasferito a Modena nel 1918, poi a Siena nel 1920 ed infine a Firenze nel 1924, dove manterrà la cattedra fino alla morte. Partecipa alla I guerra mondiale come volontario, in quegli anni è infatti interventista. Con l'avvento del fascismo inizia a dedicarsi alla vita politica: nel 1922 insieme ai fratelli Rosselli, Ernesto Rossi e Nello Traquandi fonda il Circolo di Cultura di Firenze, una delle prime aggregazioni dell'antifascismo; in questi anni partecipa anche alla pubblicazione del "Non mollare" e dopo il delitto Matteotti aderisce all'associazione Italia libera che ispirerà più tardi il movimento di Giustizia e Libertà (GL) ed in seguito il Partito d'azione (Pda). Nel 1924 entra a far parte nel consiglio direttivo dell'Unione nazionale antifascista promossa da Giovanni Amendola, e, nel 1925, sottoscrive il "Manifesto degli intellettuali antifascisti" redatto da Benedetto Croce. Questa breve ed intensa stagione politica è presto spenta dal consolidarsi del regime. Si apre così un periodo dedicato agli studi, all'avvocatura e all'attività accademica. All'indomani della caduta del fascismo, il 26 luglio 1943, diventa rettore dell'università di Firenze carica che mantiene fino all'8 settembre, quando, colpito da mandato di cattura, è costretto a rifugiarsi in Umbria. Liberata Firenze, riassume le funzioni di ret...
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abstract
| - Nasce a Firenze nel 1889 da una famiglia di giuristi e si laurea in legge, a Pisa, nel 1912. Docente di procedura civile all'università di Messina dal 1915, è trasferito a Modena nel 1918, poi a Siena nel 1920 ed infine a Firenze nel 1924, dove manterrà la cattedra fino alla morte. Partecipa alla I guerra mondiale come volontario, in quegli anni è infatti interventista. Con l'avvento del fascismo inizia a dedicarsi alla vita politica: nel 1922 insieme ai fratelli Rosselli, Ernesto Rossi e Nello Traquandi fonda il Circolo di Cultura di Firenze, una delle prime aggregazioni dell'antifascismo; in questi anni partecipa anche alla pubblicazione del "Non mollare" e dopo il delitto Matteotti aderisce all'associazione Italia libera che ispirerà più tardi il movimento di Giustizia e Libertà (GL) ed in seguito il Partito d'azione (Pda). Nel 1924 entra a far parte nel consiglio direttivo dell'Unione nazionale antifascista promossa da Giovanni Amendola, e, nel 1925, sottoscrive il "Manifesto degli intellettuali antifascisti" redatto da Benedetto Croce. Questa breve ed intensa stagione politica è presto spenta dal consolidarsi del regime. Si apre così un periodo dedicato agli studi, all'avvocatura e all'attività accademica. All'indomani della caduta del fascismo, il 26 luglio 1943, diventa rettore dell'università di Firenze carica che mantiene fino all'8 settembre, quando, colpito da mandato di cattura, è costretto a rifugiarsi in Umbria. Liberata Firenze, riassume le funzioni di ret...
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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ha luogo morte
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ha luogo nascita
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eac-cpf:hasPlace
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
| - Calamandrei, Piero, giurista, (Firenze, 1889 - Firenze, 1956)
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eac-cpf:authorizedForm
| - Calamandrei, Piero, giurista, (Firenze, 1889 - Firenze, 1956)
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professione
| - Docente universitario in diversi istituti, vedi descrizione
- Rettore dell'Università degli Studi di Firenze
- Deputato alla Camera dei deputati
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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