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| - Parrocchia di San Pietro apostolo di Travesio, Travesio (Pordenone), 1174 -
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| - Parrocchia di San Pietro apostolo di Travesio, Travesio (Pordenone), 1174 -
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dc:description
| - Secondo Ernesto Degani la pieve di Travesio, insieme a quelle di Maniago, Dardago e forse Montereale Valcellina, potrebbe essere una delle più antiche della diocesi, risalente al periodo longobardo. La posizione del borgo, lungo la strada che da Sacile conduceva a Gemona (da cui forse l'origine del nome "intra vias"), ne doveva fare uno snodo importante del commercio con la Val Cosa e Tramontina. Il vastissimo territorio della pieve si estendeva dal fiume Meduna al Tagliamento, spingendosi fino ai confini di San Giorgio della Richinvelda, e comprendeva sotto la sua giurisdizione anche Spilimbergo. Pare che da Travesio derivino le parrocchie di Asio/Clauzetto, Lestans, Gaio, Sequals, Valeriano e Meduno. A sottolinearne la vastità e l'importanza sarebbe la nomina del pievano di S. Pietro ad arcidiacono: tale incarico - unico in diocesi affidato a un parroco - fu attribuito però al solo pre Filippo (1298) e non trasmesso ai successori. Il primo documento dove si accenna alla pieve di Travesio, secondo il Degani, è una bolla di papa Alessandro III, datata da Anagni il 27 aprile 1174; a questa seguono la bolla di papa Urbano III al vescovo Gionata di Concordia (1186) ed una terza di papa Celestino III in data 9 febbraio 1196. La chiesa parrocchiale, ubicata in posizione isolata all'estremità del capoluogo, sorgerebbe sul sito di un antico castelliere, poi luogo fortificato, su un rialzo naturale del terreno. L'edificio fu ricostruito nel '400, modificato e ampliato notevolm...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Secondo Ernesto Degani la pieve di Travesio, insieme a quelle di Maniago, Dardago e forse Montereale Valcellina, potrebbe essere una delle più antiche della diocesi, risalente al periodo longobardo. La posizione del borgo, lungo la strada che da Sacile conduceva a Gemona (da cui forse l'origine del nome "intra vias"), ne doveva fare uno snodo importante del commercio con la Val Cosa e Tramontina. Il vastissimo territorio della pieve si estendeva dal fiume Meduna al Tagliamento, spingendosi fino ai confini di San Giorgio della Richinvelda, e comprendeva sotto la sua giurisdizione anche Spilimbergo. Pare che da Travesio derivino le parrocchie di Asio/Clauzetto, Lestans, Gaio, Sequals, Valeriano e Meduno. A sottolinearne la vastità e l'importanza sarebbe la nomina del pievano di S. Pietro ad arcidiacono: tale incarico - unico in diocesi affidato a un parroco - fu attribuito però al solo pre Filippo (1298) e non trasmesso ai successori. Il primo documento dove si accenna alla pieve di Travesio, secondo il Degani, è una bolla di papa Alessandro III, datata da Anagni il 27 aprile 1174; a questa seguono la bolla di papa Urbano III al vescovo Gionata di Concordia (1186) ed una terza di papa Celestino III in data 9 febbraio 1196. La chiesa parrocchiale, ubicata in posizione isolata all'estremità del capoluogo, sorgerebbe sul sito di un antico castelliere, poi luogo fortificato, su un rialzo naturale del terreno. L'edificio fu ricostruito nel '400, modificato e ampliato notevolm...
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altra denominazione produttore
| - Parrocchia di San Pietro apostolo di Travesio
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Parrocchia di San Pietro apostolo di Travesio, Travesio (Pordenone), 1174 -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Parrocchia di San Pietro apostolo di Travesio, Travesio (Pordenone), 1174 -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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