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| - Parrocchia di S. Vittore, Ravenna, sec. XVI -
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| - Parrocchia di S. Vittore, Ravenna, sec. XVI -
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| - Il titolo canonico è antico: San Vittore e Compagni Martiri in San Vittore. Parrocchia storica legata molto probabilmente agli accampamenti dell'esercito imperiale stanziati nei pressi della regio Caesaris ai tempi dell'imperatore Onorio. Una tradizione piuttosto antica la farebbe risalire ai tempi del vescovo Neone (451 - 468). Unica testimonianza sicura dell'esistenza della basilica di San Vittore in età bizantina è contenuta nel noto papiro ravennate del 564, conservato a Parigi, che tratta di una abitazione "quae est post basilica sancti Victoris Rav." Da una testimonianza del 1054 si evince che questa chiesa era presso il fiume Padenna e la porta Guercini. Dal 1160 al 1245 è attestato che la Scola Piscatorum, o Casa Matha, redigeva in detta chiesa i suoi atti principali. Alla fine del sec. XVI, ai tempi dell'arcivescovo Cristoforo Boncompagni (1578 - 1603), l'antica basilica a tre navate fu pesantemente ristrutturata e fu orbata delle navate laterali, perché cadenti. Nello stesso lasso di tempo, precisamente nel 1591, viene ridotto grandemente anche il suo territorio parrocchiale a favore della nuova chiesa di San Biagio. Nel 1797 con disposizione delle Autorità civili e nel 1806 con decreto arcivescovile la parrocchia di San Vittore fu soppressa, la chiesa chiusa ed il suo territorio assegnato alla parrocchia di San Clemente in San Giovanni Battista. Il suo parroco fu sostituito con un sacerdote avente titolo di vicario che rimase in carica fino al 1832 quando l'a...
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| dc:date
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| ha qualificazioni relazioni Cpf
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| ha date esistenza
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| ha natura giuridica ente
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| ha statusProvenienza
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| abstract
| - Il titolo canonico è antico: San Vittore e Compagni Martiri in San Vittore. Parrocchia storica legata molto probabilmente agli accampamenti dell'esercito imperiale stanziati nei pressi della regio Caesaris ai tempi dell'imperatore Onorio. Una tradizione piuttosto antica la farebbe risalire ai tempi del vescovo Neone (451 - 468). Unica testimonianza sicura dell'esistenza della basilica di San Vittore in età bizantina è contenuta nel noto papiro ravennate del 564, conservato a Parigi, che tratta di una abitazione "quae est post basilica sancti Victoris Rav." Da una testimonianza del 1054 si evince che questa chiesa era presso il fiume Padenna e la porta Guercini. Dal 1160 al 1245 è attestato che la Scola Piscatorum, o Casa Matha, redigeva in detta chiesa i suoi atti principali. Alla fine del sec. XVI, ai tempi dell'arcivescovo Cristoforo Boncompagni (1578 - 1603), l'antica basilica a tre navate fu pesantemente ristrutturata e fu orbata delle navate laterali, perché cadenti. Nello stesso lasso di tempo, precisamente nel 1591, viene ridotto grandemente anche il suo territorio parrocchiale a favore della nuova chiesa di San Biagio. Nel 1797 con disposizione delle Autorità civili e nel 1806 con decreto arcivescovile la parrocchia di San Vittore fu soppressa, la chiesa chiusa ed il suo territorio assegnato alla parrocchia di San Clemente in San Giovanni Battista. Il suo parroco fu sostituito con un sacerdote avente titolo di vicario che rimase in carica fino al 1832 quando l'a...
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| altra denominazione produttore
| - Parrocchia di San Vittore
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| scheda provenienza href
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| scheda SAN
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| ha luogoProduttore
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| eac-cpf:hasPlace
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| ha luogo Sede
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| è produttore di
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| forma autorizzata produttore
| - Parrocchia di S. Vittore, Ravenna, sec. XVI -
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| eac-cpf:authorizedForm
| - Parrocchia di S. Vittore, Ravenna, sec. XVI -
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| record provenienza id
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| sistema provenienza
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| dc:coverage
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| is ha produttore
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| is ha relazione con Soggetto Produttore
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