rdf:type
rdfs:label
  • Comune di Bastida de' Dossi, Bastida de' Dossi (Pavia), sec. XV -
dc:title
  • Comune di Bastida de' Dossi, Bastida de' Dossi (Pavia), sec. XV -
dc:description
  • Il toponimo si trova per la prima volta citato nel 1431 come Loco Dossorum sive Gazzi. Il Legè, il Gabotto ed il Manfredi sostengono che Bastida sia sorta sopra i ruderi dell'antica corte di Blundi. La corte di Blundi apparteneva al vescovo di Tortona il quale la diede con atto del 17 settembre 999 alla regina Adelaide che a sua volta la donò al monastero di San Salvatore di Pavia. Feudalmente la corte di Blundi dipendeva da Corana. Nella bolla di papa Eugenio III del 1115 si legge che la corte di Blundi possedeva due cappelle di cui una era quella di San Pietro del Gazzo. Il Gazzo ed Armentaria erano castelli nei pressi di Bastida e si trovano nominati in un diploma di Ottone II, in un instrumento del 1025 ed in altri diplomi e bolle papali a favore del monastero di San Salvatore di Pavia. Armentaria viene citata nell'elenco delle terre del contado di Pavia del 1250. Bastida Dossorum è citata nel comparto delle strade degli "Statuta stratarum" del 1452 come appartenente all' Ultra Padum. Nel 1479 a Bastida vi era un porto natante sul Po nominato nei documenti come Porto Dossorum, ne era portinaro Bartolomeo Malvido di Sale. Bastida de Dossi compare nell'elenco delle dichiarazioni del focatico del Principato di Pavia per l'anno 1537 come appartenente alla Congregazione rurale dell'Oltrepo e Siccomario. Bastida de Dossi (come Bastia de Dossi) nel 1634 è inserita come appartenente all'Oltrepo, nell'elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambro...
dc:date
  • sec. XV -
ha qualificazioni relazioni Cpf
ha date esistenza
ha natura giuridica ente
ha statusProvenienza
abstract
  • Il toponimo si trova per la prima volta citato nel 1431 come Loco Dossorum sive Gazzi. Il Legè, il Gabotto ed il Manfredi sostengono che Bastida sia sorta sopra i ruderi dell'antica corte di Blundi. La corte di Blundi apparteneva al vescovo di Tortona il quale la diede con atto del 17 settembre 999 alla regina Adelaide che a sua volta la donò al monastero di San Salvatore di Pavia. Feudalmente la corte di Blundi dipendeva da Corana. Nella bolla di papa Eugenio III del 1115 si legge che la corte di Blundi possedeva due cappelle di cui una era quella di San Pietro del Gazzo. Il Gazzo ed Armentaria erano castelli nei pressi di Bastida e si trovano nominati in un diploma di Ottone II, in un instrumento del 1025 ed in altri diplomi e bolle papali a favore del monastero di San Salvatore di Pavia. Armentaria viene citata nell'elenco delle terre del contado di Pavia del 1250. Bastida Dossorum è citata nel comparto delle strade degli "Statuta stratarum" del 1452 come appartenente all' Ultra Padum. Nel 1479 a Bastida vi era un porto natante sul Po nominato nei documenti come Porto Dossorum, ne era portinaro Bartolomeo Malvido di Sale. Bastida de Dossi compare nell'elenco delle dichiarazioni del focatico del Principato di Pavia per l'anno 1537 come appartenente alla Congregazione rurale dell'Oltrepo e Siccomario. Bastida de Dossi (come Bastia de Dossi) nel 1634 è inserita come appartenente all'Oltrepo, nell'elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambro...
altra denominazione produttore
  • Comune di Bastida de' Dossi
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
eac-cpf:hasPlace
ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Comune di Bastida de' Dossi, Bastida de' Dossi (Pavia), sec. XV -
eac-cpf:authorizedForm
  • Comune di Bastida de' Dossi, Bastida de' Dossi (Pavia), sec. XV -
record provenienza id
  • sp-20212
sistema provenienza
  • SIUSA
dc:coverage
  • Bastida de' Dossi (Pavia)
is ha produttore of
is ha relazione con Soggetto Produttore of
Raw Data in: CSV | RDF ( N-Triples N3/Turtle JSON XML ) | OData ( Atom JSON ) | Microdata ( JSON HTML) | JSON-LD     Browse in: LodLive
This material is Open Knowledge   W3C Semantic Web Technology [RDF Data] Valid XHTML + RDFa
OpenLink Virtuoso version 06.01.3127, on Win32 (i686-generic-win-32), Standard Edition
Data on this page belongs to its respective rights holders.