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| - Venerosi Pesciolini, Pisa, sec. IX -
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| - Venerosi Pesciolini, Pisa, sec. IX -
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| - Le prime notizie certe sui Venerosi risalgono all'803 quando Carlo Magno concesse al conte palatino Federico Venerosi e ai suoi fratelli, figli del conte Nambrot, la contea della quarta parte della città di Verona. Attorno al 1000 i Venerosi si trasferirono in Toscana dove, dal vescovo di Volterra, ottennero, come vicedomini, il castello di Strido, posto vicino alla sorgente del fiume Sterza, poi eretto in contea nel 1117 dall'imperatore Enrico V. Nel 1406, quando Pisa fu conquistata dall'esercito fiorentino, alcuni Venerosi si trasferirono in parte a Palermo e in parte a Genova; il conte Martino, invece, si ritirò in volontario esilio nella contea di Strido. Attorno alla seconda metà del XV sec. Piero, figlio di Martino, rientrò a Pisa, dove venne in aperto contrasto con le autorità locali, poiché si rifiutò di cospirare contro i fiorentini in occasione della discesa di Carlo VIII in Italia (1494), e fu esiliato a S. Gimignano. Piero ebbe due figli: Leonardo e Martino. Il figlio di Leonardo, Michele, fu soprannominato "il pesciolino", probabilmente perché nel 1600 i Venerosi esportavano in Provenza le olive raccolte nei latifondi di Peccioli, dette "les Picholines". I suoi discendenti si chiamarono così Pesciolini e con ambedue i cognomi si trovano, promiscuamente, indicati nelle più antiche fonti. E' dopo il 1630 che il cognome abbinato nella forma moderna (Venerosi Pesciolini) ebbe la prevalenza. Con Michele si ebbe l'affermazione della famiglia nella mercatura. Egl...
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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| - Le prime notizie certe sui Venerosi risalgono all'803 quando Carlo Magno concesse al conte palatino Federico Venerosi e ai suoi fratelli, figli del conte Nambrot, la contea della quarta parte della città di Verona. Attorno al 1000 i Venerosi si trasferirono in Toscana dove, dal vescovo di Volterra, ottennero, come vicedomini, il castello di Strido, posto vicino alla sorgente del fiume Sterza, poi eretto in contea nel 1117 dall'imperatore Enrico V. Nel 1406, quando Pisa fu conquistata dall'esercito fiorentino, alcuni Venerosi si trasferirono in parte a Palermo e in parte a Genova; il conte Martino, invece, si ritirò in volontario esilio nella contea di Strido. Attorno alla seconda metà del XV sec. Piero, figlio di Martino, rientrò a Pisa, dove venne in aperto contrasto con le autorità locali, poiché si rifiutò di cospirare contro i fiorentini in occasione della discesa di Carlo VIII in Italia (1494), e fu esiliato a S. Gimignano. Piero ebbe due figli: Leonardo e Martino. Il figlio di Leonardo, Michele, fu soprannominato "il pesciolino", probabilmente perché nel 1600 i Venerosi esportavano in Provenza le olive raccolte nei latifondi di Peccioli, dette "les Picholines". I suoi discendenti si chiamarono così Pesciolini e con ambedue i cognomi si trovano, promiscuamente, indicati nelle più antiche fonti. E' dopo il 1630 che il cognome abbinato nella forma moderna (Venerosi Pesciolini) ebbe la prevalenza. Con Michele si ebbe l'affermazione della famiglia nella mercatura. Egl...
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
| - Venerosi Pesciolini, Pisa, sec. IX -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Venerosi Pesciolini, Pisa, sec. IX -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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is ha produttore
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