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| - Pieve di S. Giorgio della Parrocchia di S. Nicolò in Argenta, Argenta (Ferrara), 1022 - 1824
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| - Pieve di S. Giorgio della Parrocchia di S. Nicolò in Argenta, Argenta (Ferrara), 1022 - 1824
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dc:description
| - Lo storico ravennate Andrea Agnello, nel sec. IX, descrivendo la vita dell'arcivescovo ravennate Agnello (556 - 569), riferisce che egli acquistò, a favore della Chiesa di Ravenna, dei fondi rurali ("rura"), che erano detti "Argentea", nei pressi dei quali negli ultimi anni della sua vita edificò dalle fondamenta e consacrò una chiesa definita "monasterium Sancti Georgii". Questi luoghi facevano forse parte delle donazioni di beni ariani fatte dall'imperatore Giustiniano all'arcivescovo Agnello. Il "monasterium" o chiesa servita da un solo sacerdote diviene successivamente un centro di grande importanza e nel 1022 viene ricordato col titolo di pieve. Questa del 1022 è la testimonianza documentaria più antica di Argenta e della "Plebs" di San Giorgio, sulla strada del Primaro, definito Po di Argenta. Si può ipotizzare la presenza di una decorazione musiva sin dall'origine, perché lo storico Agnello riporta che vi era effigiato l'arcivescovo fondatore. Nel 1122 fu costruito il portale di marmo della pieve, raffigurante in 12 formelle a bassorilievo i mesi ed i lavori dei campi. Ne è autore Giovanni da Modigliana. La pieve si caratterizza per la semplicità della sua forma tardo - bizantina, nonostante che l'edificio sia stato più volte rimaneggiato. In seguito la parrocchialità di questa pieve passò alla chiesa di San Nicolò, ma ciò avvenne gradatamente. Nel sec. XVIII questa pieve veniva definita anche con il titolo di Beata Vergine detta "della Pieve" o "chiesa della Pieve...
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dc:date
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Lo storico ravennate Andrea Agnello, nel sec. IX, descrivendo la vita dell'arcivescovo ravennate Agnello (556 - 569), riferisce che egli acquistò, a favore della Chiesa di Ravenna, dei fondi rurali ("rura"), che erano detti "Argentea", nei pressi dei quali negli ultimi anni della sua vita edificò dalle fondamenta e consacrò una chiesa definita "monasterium Sancti Georgii". Questi luoghi facevano forse parte delle donazioni di beni ariani fatte dall'imperatore Giustiniano all'arcivescovo Agnello. Il "monasterium" o chiesa servita da un solo sacerdote diviene successivamente un centro di grande importanza e nel 1022 viene ricordato col titolo di pieve. Questa del 1022 è la testimonianza documentaria più antica di Argenta e della "Plebs" di San Giorgio, sulla strada del Primaro, definito Po di Argenta. Si può ipotizzare la presenza di una decorazione musiva sin dall'origine, perché lo storico Agnello riporta che vi era effigiato l'arcivescovo fondatore. Nel 1122 fu costruito il portale di marmo della pieve, raffigurante in 12 formelle a bassorilievo i mesi ed i lavori dei campi. Ne è autore Giovanni da Modigliana. La pieve si caratterizza per la semplicità della sua forma tardo - bizantina, nonostante che l'edificio sia stato più volte rimaneggiato. In seguito la parrocchialità di questa pieve passò alla chiesa di San Nicolò, ma ciò avvenne gradatamente. Nel sec. XVIII questa pieve veniva definita anche con il titolo di Beata Vergine detta "della Pieve" o "chiesa della Pieve...
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altra denominazione produttore
| - Pieve di San Giorgio della Parrocchia di San Nicolò in Argenta
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
| - Pieve di S. Giorgio della Parrocchia di S. Nicolò in Argenta, Argenta (Ferrara), 1022 - 1824
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eac-cpf:authorizedForm
| - Pieve di S. Giorgio della Parrocchia di S. Nicolò in Argenta, Argenta (Ferrara), 1022 - 1824
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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