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  • Comune di Montecorvino Rovella, Montecorvino Rovella (Salerno), 1806-
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  • Comune di Montecorvino Rovella, Montecorvino Rovella (Salerno), 1806-
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  • Più volte questa popolazione si ribellò al gioco romano e Picenza venne rasa al suolo per ben due volte (la prima nel 201 a. C. e la seconda nell'88 a. C.) finché i Romani non fecero obbligo ai superstiti Picentini di non poter ricostruire una città unita consentendo soltanto la costruzione di piccoli nuclei sparsi sul territorio. Nel 269 a. C. i Romani, alla cui testa vi era il Console Sempronio Sofo, sconfissero i Piceni, un popolo di una antica regione sull'Adriatico, e li trapiantarono con la forza in Campania, tra il confine meridionale della lega nocerina ed il confine settentrionale della lega lucana, occupando il territorio posto tra i fiumi Sele e Sarno, al fine di coltivare le terre e renderle più prospere. Fu costruita una città cui venne dato il nome di Picenza (Picentia) e Picentini ne furono chiamati gli abitanti per distinguerli dai Piceni rimasti sull'Adriatico. Nacque Montecorvino e, secondo l'ipotesi più condivisa dagli storici, questo nome deriverebbe dall'antichissimo idioma ebraico Korak (terra bruciata) in ossequio all'antichissima e provata origine vulcanica del suolo che presenta alcune sorgenti di acque sulfuree e delle esalazioni di anidride carbonica (mofete) che ne sono gli elementi caratteristici. Il Monte Nebulano che domina il Paese, ci mostra ancora i ruderi di un castello chiamato appunto Castello Nebulano, sorto probabilmente intorno al VI secolo d. C., che anni più tardi, nell'850 d. C. offrì ricovero alle popolazioni della pianura minac...
dc:date
  • 1806 -
ha date esistenza
ha natura giuridica ente
ha statusProvenienza
abstract
  • Più volte questa popolazione si ribellò al gioco romano e Picenza venne rasa al suolo per ben due volte (la prima nel 201 a. C. e la seconda nell'88 a. C.) finché i Romani non fecero obbligo ai superstiti Picentini di non poter ricostruire una città unita consentendo soltanto la costruzione di piccoli nuclei sparsi sul territorio. Nel 269 a. C. i Romani, alla cui testa vi era il Console Sempronio Sofo, sconfissero i Piceni, un popolo di una antica regione sull'Adriatico, e li trapiantarono con la forza in Campania, tra il confine meridionale della lega nocerina ed il confine settentrionale della lega lucana, occupando il territorio posto tra i fiumi Sele e Sarno, al fine di coltivare le terre e renderle più prospere. Fu costruita una città cui venne dato il nome di Picenza (Picentia) e Picentini ne furono chiamati gli abitanti per distinguerli dai Piceni rimasti sull'Adriatico. Nacque Montecorvino e, secondo l'ipotesi più condivisa dagli storici, questo nome deriverebbe dall'antichissimo idioma ebraico Korak (terra bruciata) in ossequio all'antichissima e provata origine vulcanica del suolo che presenta alcune sorgenti di acque sulfuree e delle esalazioni di anidride carbonica (mofete) che ne sono gli elementi caratteristici. Il Monte Nebulano che domina il Paese, ci mostra ancora i ruderi di un castello chiamato appunto Castello Nebulano, sorto probabilmente intorno al VI secolo d. C., che anni più tardi, nell'850 d. C. offrì ricovero alle popolazioni della pianura minac...
altra denominazione produttore
  • Comune di Montecorvino Rovella
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
eac-cpf:hasPlace
ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Comune di Montecorvino Rovella, Montecorvino Rovella (Salerno), 1806-
eac-cpf:authorizedForm
  • Comune di Montecorvino Rovella, Montecorvino Rovella (Salerno), 1806-
record provenienza id
  • sp-4610
sistema provenienza
  • SIUSA
dc:coverage
  • Montecorvino Rovella (Salerno)
is ha produttore of
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