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| - Baldasseroni, Livorno e Firenze, sec. XIV -
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| - Baldasseroni, Livorno e Firenze, sec. XIV -
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| - Originaria di Pescia, la famiglia Baldasseroni discende da Baldassarre che nel 1338 fu tra gli esuli ghibellini che si rifugiarono a Lucca, poi rientrato nelle sue proprietà pesciatine. Giovanni Giacomo (1710-1768) di Giuseppe di Giovanni, avvocato a Livorno, nel 1775 fu nominato da Francesco I di Lorena cancelliere della deputazione di Sanità di Livorno e, nel 1763, Maria Teresa d'Austria lo chiamò come consulente per i problemi del litorale lombardo austriaco, che egli risolse con la costruzione di un lazzaretto nel porto di Trieste. Con lui la famiglia si divise in tre rami, che scesero dai figli Pompeo (1743-1807), Prospero Omero (1745-1822) e Ascanio (1751-1824). Dall'ultimogenito Ascanio e da sua moglie Anna Margherita Bertolli, discende la linea a cui fa capo l'archivio. Questi, giureconsulto come il padre, collaborò con il fratello Pompeo nel loro studio di Livorno, poi, nell'anno 1800, fu chiamato nel governo provvisorio toscano, nel 1808 fu commissario governativo per l'esproprio dei beni della Certosa di Calci e, fra 1814 e 1824, auditore della Regia Ruota civile e criminale di Pisa. Il figlio Giovanni (1795-1876) abbandonò preso gli studi giurdici a cui lo aveva avviato il padre ed entrò nella pubblica amministrazione livornese. Nel 1833 fu achiamato a Firenze come soprintendente generale dell'Ufficio delle revisioni e sindacati e nel 1838 fu nominato amministratore delle Regie Rendite. Nel 1847 fu ministro delle Finanze e, dopo il breve esilio del granduca d...
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ha date esistenza
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abstract
| - Originaria di Pescia, la famiglia Baldasseroni discende da Baldassarre che nel 1338 fu tra gli esuli ghibellini che si rifugiarono a Lucca, poi rientrato nelle sue proprietà pesciatine. Giovanni Giacomo (1710-1768) di Giuseppe di Giovanni, avvocato a Livorno, nel 1775 fu nominato da Francesco I di Lorena cancelliere della deputazione di Sanità di Livorno e, nel 1763, Maria Teresa d'Austria lo chiamò come consulente per i problemi del litorale lombardo austriaco, che egli risolse con la costruzione di un lazzaretto nel porto di Trieste. Con lui la famiglia si divise in tre rami, che scesero dai figli Pompeo (1743-1807), Prospero Omero (1745-1822) e Ascanio (1751-1824). Dall'ultimogenito Ascanio e da sua moglie Anna Margherita Bertolli, discende la linea a cui fa capo l'archivio. Questi, giureconsulto come il padre, collaborò con il fratello Pompeo nel loro studio di Livorno, poi, nell'anno 1800, fu chiamato nel governo provvisorio toscano, nel 1808 fu commissario governativo per l'esproprio dei beni della Certosa di Calci e, fra 1814 e 1824, auditore della Regia Ruota civile e criminale di Pisa. Il figlio Giovanni (1795-1876) abbandonò preso gli studi giurdici a cui lo aveva avviato il padre ed entrò nella pubblica amministrazione livornese. Nel 1833 fu achiamato a Firenze come soprintendente generale dell'Ufficio delle revisioni e sindacati e nel 1838 fu nominato amministratore delle Regie Rendite. Nel 1847 fu ministro delle Finanze e, dopo il breve esilio del granduca d...
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
| - Baldasseroni, Livorno e Firenze, sec. XIV -
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| - Baldasseroni, Livorno e Firenze, sec. XIV -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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