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| - Comune di Maniago, Maniago (Pordenone), 1419 -
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| - Comune di Maniago, Maniago (Pordenone), 1419 -
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dc:description
| - Maniago deriva il suo nome dal personale latino "Manlius" più il suffisso "-acu"; di certo inizia la sua storia il 12 gennaio 981 quando da Ravenna l'imperatore Ottone II conferma a Rodoaldo, patriarca di Aquileia, i possedimenti della coorte, del Monte di Maniago e della pieve di San Mauro. Il patriarca di Aquileia aveva soltanto la potestà civile su Maniago, poiché quella religiosa era da sempre soggetta al vescovo di Concordia. I patriarchi unirono tale dominio alla gastaldia di Aviano per il governo civile e verso il Mille fecero erigere il castello. Maniago fu quindi divisa in due porzioni, una delle quali fu data dai patriarchi in feudo alla'Abbazia di Millstatt, in Carinzia; l'altra, la più consistente, andò a costituire a sua volta in parte un feudo di abitanza e in parte un feudo di ministero ai Conti di Maniago. I Conti di Maniago a loro volta ebbero dal patriarca Voldarico I i due terzi del castello e soltanto nel 1335 il patriarca Bertrando lo concesse interamente a Galvano I con l'abitazione patriarcale e il garrito sopra Maniago, Fanna e Basaldella. Nel 1338 lo stesso Galvano I acquistò quella parte del territorio di Maniago concessa a suo tempo dai patriarchi all'abbazia di Millstatt. I Conti di Maniago conservarono tutti i diritti feudali loro concessi fino al 1420, anno in cui le truppe venete conquistarono il castello. Dal 1420 Maniago seguì le sorti del Friuli: caduta di Venezia, dominio napoleonico, che lo incluse nel Dipartimento del Tagliamento, dom...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Maniago deriva il suo nome dal personale latino "Manlius" più il suffisso "-acu"; di certo inizia la sua storia il 12 gennaio 981 quando da Ravenna l'imperatore Ottone II conferma a Rodoaldo, patriarca di Aquileia, i possedimenti della coorte, del Monte di Maniago e della pieve di San Mauro. Il patriarca di Aquileia aveva soltanto la potestà civile su Maniago, poiché quella religiosa era da sempre soggetta al vescovo di Concordia. I patriarchi unirono tale dominio alla gastaldia di Aviano per il governo civile e verso il Mille fecero erigere il castello. Maniago fu quindi divisa in due porzioni, una delle quali fu data dai patriarchi in feudo alla'Abbazia di Millstatt, in Carinzia; l'altra, la più consistente, andò a costituire a sua volta in parte un feudo di abitanza e in parte un feudo di ministero ai Conti di Maniago. I Conti di Maniago a loro volta ebbero dal patriarca Voldarico I i due terzi del castello e soltanto nel 1335 il patriarca Bertrando lo concesse interamente a Galvano I con l'abitazione patriarcale e il garrito sopra Maniago, Fanna e Basaldella. Nel 1338 lo stesso Galvano I acquistò quella parte del territorio di Maniago concessa a suo tempo dai patriarchi all'abbazia di Millstatt. I Conti di Maniago conservarono tutti i diritti feudali loro concessi fino al 1420, anno in cui le truppe venete conquistarono il castello. Dal 1420 Maniago seguì le sorti del Friuli: caduta di Venezia, dominio napoleonico, che lo incluse nel Dipartimento del Tagliamento, dom...
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Maniago, Maniago (Pordenone), 1419 -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Maniago, Maniago (Pordenone), 1419 -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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