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| - Gallarati Scotti, marchesi, duchi, principi di Molfetta, sec. XIV -
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| - Gallarati Scotti, marchesi, duchi, principi di Molfetta, sec. XIV -
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dc:description
| - La famiglia Gallarati è nota già dal XIII, possessori di numerosi feudi, tra cui i principali documentati sono quelli di Candia Lomellina, di Cozzo Lomellina, di Cerano e di Sant'Angelo Lomellina. Capostipite dei Gallarati è Guidone, membro del Consiglio generale di Milano nel 1340. Suo discendente è Luigi, membro del Consiglio generale ed annoverato tra i cittadini più ricchi. Pietro, abiatico di Luigi, diviene famigliare ducale, membro del Consiglio segreto, viene delegato dal Duca nel 1469 a comporre le divergenze fra il re di Napoli e la repubblica di Firenze. Nel 1499 Lodovico il Moro lo elegge Senatore, includendolo nella Reggenza dei XII e lo investe del feudo di Cerano nel novarese; Pietro ottiene anche numerosi privilegi e donazioni tra cui il possedimento di Cozzo in Lomellina, Serpento, Nicorvo e S. Angelo Lomellina. Tra i suoi discendenti Giantommaso II (1572-1619) giurisperito, decurione, questore di cappalunga nel magistrato ordinario, capitano di giustizia, senatore, podestà di Cremona, autore di poesie ed orazioni funebri, appartenne all'Accademia degli Inquieti.; Giantommaso III (1644-1716) decurione, capitano di giustizia, senatore e podestà di Cremona, sposa Maria Lucrezia Archinto, dalla quale ha Giuseppe (1697-1765), arcidiacono di S. Maria della Scala, nel 1742 vescovo di Lodi, e Carlo Giuseppe (1680-1725), decurione, giudice delle strade e marito di Anna dei marchesi di Ghislieri la quale si risposa con il conte Giovanni Battista Scotti e poi con il...
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dc:date
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - La famiglia Gallarati è nota già dal XIII, possessori di numerosi feudi, tra cui i principali documentati sono quelli di Candia Lomellina, di Cozzo Lomellina, di Cerano e di Sant'Angelo Lomellina. Capostipite dei Gallarati è Guidone, membro del Consiglio generale di Milano nel 1340. Suo discendente è Luigi, membro del Consiglio generale ed annoverato tra i cittadini più ricchi. Pietro, abiatico di Luigi, diviene famigliare ducale, membro del Consiglio segreto, viene delegato dal Duca nel 1469 a comporre le divergenze fra il re di Napoli e la repubblica di Firenze. Nel 1499 Lodovico il Moro lo elegge Senatore, includendolo nella Reggenza dei XII e lo investe del feudo di Cerano nel novarese; Pietro ottiene anche numerosi privilegi e donazioni tra cui il possedimento di Cozzo in Lomellina, Serpento, Nicorvo e S. Angelo Lomellina. Tra i suoi discendenti Giantommaso II (1572-1619) giurisperito, decurione, questore di cappalunga nel magistrato ordinario, capitano di giustizia, senatore, podestà di Cremona, autore di poesie ed orazioni funebri, appartenne all'Accademia degli Inquieti.; Giantommaso III (1644-1716) decurione, capitano di giustizia, senatore e podestà di Cremona, sposa Maria Lucrezia Archinto, dalla quale ha Giuseppe (1697-1765), arcidiacono di S. Maria della Scala, nel 1742 vescovo di Lodi, e Carlo Giuseppe (1680-1725), decurione, giudice delle strade e marito di Anna dei marchesi di Ghislieri la quale si risposa con il conte Giovanni Battista Scotti e poi con il...
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
| - Gallarati Scotti, marchesi, duchi, principi di Molfetta, sec. XIV -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Gallarati Scotti, marchesi, duchi, principi di Molfetta, sec. XIV -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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is ha produttore
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