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| - Unione fascista fra le famiglie numerose - UFFN
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| - Unione fascista fra le famiglie numerose - UFFN
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| - L'Ente nazionale fascista fra le famiglie numerose venne istituito con regio decreto 3 giugno 1937, n. 805. La legge 20 marzo 1940, n. 224 estese i benefici prima riservati solo alle famiglie degli impiegati e dipendenti dello Stato e degli enti autarchici a tutti i capifamiglia che avevano a carico sette o più figli, computando tra essi anche i figli "caduti in guerra o per la causa nazionale". L'Ente si adoperò fin dalla fondazione per sostenere la politica demografica promossa dal Partito nazionale fascista, nella considerazione, espressa anche a livello statutario, che "solamente la vittoria della battaglia demografica può garantire la vita e quindi la giovinezza, la potenza militare, l'espansione economica e la conseguente gloria dell'Impero fascista". Lo statuto proponeva di dare aiuto alle famiglie numerose, intendendo così ricordare che "è imperativo categorico per tutti gli italiani" mantenere alto "nella considerazione nazionale, il prestigio delle famiglie numerose, benemerite della patria". L'Unione, articolata in Nuclei a livello locale, era tenuta a esprimere la propria opinione su tutte le questioni attinenti al problema demografico sottoposte dal Ministero dell'interno. Con decreto legge 2 agosto 1943, n. 704 l'ente nazionale cambiò denominazione in Unione fascista fra le famiglie numerose (UFFN). Durante il periodo di esistenza della Repubblica sociale italiana il decreto ministeriale 16 aprile 1944, n. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - L'Ente nazionale fascista fra le famiglie numerose venne istituito con regio decreto 3 giugno 1937, n. 805. La legge 20 marzo 1940, n. 224 estese i benefici prima riservati solo alle famiglie degli impiegati e dipendenti dello Stato e degli enti autarchici a tutti i capifamiglia che avevano a carico sette o più figli, computando tra essi anche i figli "caduti in guerra o per la causa nazionale". L'Ente si adoperò fin dalla fondazione per sostenere la politica demografica promossa dal Partito nazionale fascista, nella considerazione, espressa anche a livello statutario, che "solamente la vittoria della battaglia demografica può garantire la vita e quindi la giovinezza, la potenza militare, l'espansione economica e la conseguente gloria dell'Impero fascista". Lo statuto proponeva di dare aiuto alle famiglie numerose, intendendo così ricordare che "è imperativo categorico per tutti gli italiani" mantenere alto "nella considerazione nazionale, il prestigio delle famiglie numerose, benemerite della patria". L'Unione, articolata in Nuclei a livello locale, era tenuta a esprimere la propria opinione su tutte le questioni attinenti al problema demografico sottoposte dal Ministero dell'interno. Con decreto legge 2 agosto 1943, n. 704 l'ente nazionale cambiò denominazione in Unione fascista fra le famiglie numerose (UFFN). Durante il periodo di esistenza della Repubblica sociale italiana il decreto ministeriale 16 aprile 1944, n. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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forma autorizzata profilo istituzionale
| - Unione fascista fra le famiglie numerose - UFFN
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record provenienza id
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sistema provenienza
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is ha relazione con Profilo Istituzionale
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