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| - Ordine creato a Bruges il 10 gennaio 1430 da Filippo II il Buono, duca di Borgogna, per difendere la chiesa e lo stato. Come per tutti gli ordini "di collana" i princìpi informatori erano quelli di una confraternita di pari, limitandosi a poche regole vincolanti. I 61 capitoli dello statuto contemplavano principalmente una serie di imperativi di carattere etico e comportamentale: il coraggio in battaglia, la lealtà al sovrano, la purezza e l'onestà dei costumi. La chiesa collegiale dell'ordine era a Digione. All'inizio i cavalieri furono 24 soltanto. Il diritto di creare cavalieri fu ereditato dagli Asburgo, dopo il matrimonio di Massimiliano, arciduca d'Austria con la figlia di Carlo il Temerario. Nel 1516 Carlo V volle che il numero dei cavalieri si estendesse a 51. Alla morte di Carlo V, i re di Spagna suoi successori furono i Gran Maestri dell'Ordine. Nel 1564 l'istituzione fu approvata da papa Gregorio XIII e nel 1599 da Clemente VIII. Gli statuti originari si vennero sempre più qualificando come il galateo morale e il testamento spirituale di una classe, l'aristocrazia, progressivamente privata della sua antica funzione politica e militare. Praticamente a partire da allora il Toson d'Oro fu un titolo puramente onorario come tanti altri, anche se il più illustre e prestigioso. Il numero dei suoi membri fu definitivamente fissato a 61, con l'esclusione dei sovrani e dei principi stranieri. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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| - Ordine creato a Bruges il 10 gennaio 1430 da Filippo II il Buono, duca di Borgogna, per difendere la chiesa e lo stato. Come per tutti gli ordini "di collana" i princìpi informatori erano quelli di una confraternita di pari, limitandosi a poche regole vincolanti. I 61 capitoli dello statuto contemplavano principalmente una serie di imperativi di carattere etico e comportamentale: il coraggio in battaglia, la lealtà al sovrano, la purezza e l'onestà dei costumi. La chiesa collegiale dell'ordine era a Digione. All'inizio i cavalieri furono 24 soltanto. Il diritto di creare cavalieri fu ereditato dagli Asburgo, dopo il matrimonio di Massimiliano, arciduca d'Austria con la figlia di Carlo il Temerario. Nel 1516 Carlo V volle che il numero dei cavalieri si estendesse a 51. Alla morte di Carlo V, i re di Spagna suoi successori furono i Gran Maestri dell'Ordine. Nel 1564 l'istituzione fu approvata da papa Gregorio XIII e nel 1599 da Clemente VIII. Gli statuti originari si vennero sempre più qualificando come il galateo morale e il testamento spirituale di una classe, l'aristocrazia, progressivamente privata della sua antica funzione politica e militare. Praticamente a partire da allora il Toson d'Oro fu un titolo puramente onorario come tanti altri, anche se il più illustre e prestigioso. Il numero dei suoi membri fu definitivamente fissato a 61, con l'esclusione dei sovrani e dei principi stranieri. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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forma autorizzata profilo istituzionale
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record provenienza id
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sistema provenienza
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