dc:description
| - Già dagli ultimi anni dell'Ottocento nelle città con più forti concentrazioni industriali il movimento operaio si era organizzato in Camere del lavoro con un modello assolutamente originale rispetto alle analoghe formazioni sindacali europee. Nel 1889 erano nate le Camere di Milano, Roma e Bologna, e via via se ne formarono nel giro di pochi anni altre nelle principali città operaie (Torino, Piacenza, Venezia, Firenze, Napoli). Il 1° ottobre 1906 nasce a Torino la Confederazione generale del lavoro con lo scopo di raccogliere ed organizzare tutte le forze operaie. All'atto della fondazione partecipano 700 delegati in rappresentanza di oltre ottanta Camere del lavoro e di circa 200.000 aderenti. Viene confermata una doppia struttura, quella delle Federazioni di categoria, e quella delle Camere del lavoro territoriali; funzione delle è prime è quella di occuparsi degli interessi delle singole categoriea, mentre le Camere del lavoro si occupano delle questioni locali. Sciolta nel 1927, durante il fascismo l'organizzazione è mantenuta in vita dall'iniziativa comunista clandestina, dal socialista Bruno Buozzi e da Giuseppe Di Vittorio che la rappresenta a Parigi nell'Internazionale dei sindacati rossi. Viene ricostituita nel 1944 come Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil) con il "Patto di Roma" del 3 giugno, ovvero l'accordo tra le tre principali correnti sindacali - comunista, cattolica e socialista - rappresentate da Giuseppe Di Vittorio, Dino Grandi ed Ore...
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abstract
| - Già dagli ultimi anni dell'Ottocento nelle città con più forti concentrazioni industriali il movimento operaio si era organizzato in Camere del lavoro con un modello assolutamente originale rispetto alle analoghe formazioni sindacali europee. Nel 1889 erano nate le Camere di Milano, Roma e Bologna, e via via se ne formarono nel giro di pochi anni altre nelle principali città operaie (Torino, Piacenza, Venezia, Firenze, Napoli). Il 1° ottobre 1906 nasce a Torino la Confederazione generale del lavoro con lo scopo di raccogliere ed organizzare tutte le forze operaie. All'atto della fondazione partecipano 700 delegati in rappresentanza di oltre ottanta Camere del lavoro e di circa 200.000 aderenti. Viene confermata una doppia struttura, quella delle Federazioni di categoria, e quella delle Camere del lavoro territoriali; funzione delle è prime è quella di occuparsi degli interessi delle singole categoriea, mentre le Camere del lavoro si occupano delle questioni locali. Sciolta nel 1927, durante il fascismo l'organizzazione è mantenuta in vita dall'iniziativa comunista clandestina, dal socialista Bruno Buozzi e da Giuseppe Di Vittorio che la rappresenta a Parigi nell'Internazionale dei sindacati rossi. Viene ricostituita nel 1944 come Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil) con il "Patto di Roma" del 3 giugno, ovvero l'accordo tra le tre principali correnti sindacali - comunista, cattolica e socialista - rappresentate da Giuseppe Di Vittorio, Dino Grandi ed Ore...
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