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  • PRINCIPATO BACIOCCHI (1805 - 1814)
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  • PRINCIPATO BACIOCCHI (1805 - 1814)
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  • 1805 - 1814
ha date contesto storico istituzionale
denominazione cont...ico istituzionale
  • PRINCIPATO BACIOCCHI (1805 - 1814)
descrizione contes...ico istituzionale
  • <p> <emph render="underline">14 lug. 1805-mag. 1814:</emph> il 18 mar. 1805 Napoleone annuncia che aveva assegnato lo Stato di Piombino, ove già dal set. 1801 un distaccamento francese presidiava il territorio poi unito all’Impero, alla sorella Elisa Baciocchi che così diventa principessa erede dei domini già appartenenti ai Ludovisi Boncompagni; il marito, Pasquale Baciocchi, oltre a diventare principe di Piombino, assume il comando delle truppe incaricate della difesa della costa e delle comunicazioni tra l’Elba e la Corsica; il 24 giu. 1805 viene concesso ai Baciocchi lo Stato lucchese; Pasquale Baiocchi, marito di Elisa Bonaparte, prende possesso del territorio lucchese col nome di Felice I, principe di Lucca e Piombino, dopo il voto espresso dal Gran consiglio della Repubblica lucchese; in breve tempo l’ordinamento dello Stato lucchese viene radicalmente modificato; il potere, fino ad allora affidato sempre a un organo collegiale (salvo il trentennio della signoria di Paolo Guinigi, 1400-1430), assume un carattere autoritario e personalistico anche se la nuova costituzione prevede due organi collegiali, il Senato, con funzioni legislative, e il Consiglio di Stato, organo consultivo del principe; spetta al Senato, regolamentato il 14 gen. 1806, discutere e approvare i progetti di legge proposti dal principe presentate, l’elezione dei giudici civili e criminali e sanzionare determinati atti, anche se di fatto dovrà provvedere soprattutto a sanzionare l’introduzione della legislazione francese per quanto attiene alle riforme amministrative e giudiziarie e ai codici (codice Napoleone, codice di commercio e poi codice penale e codice di procedura penale), salvo eventuale adattamento alla realtà locale; rilevanti riforme riguardano la soppressione di enti ecclesiastici, il catasto, l’assistenza pubblica e l’istruzione,la promozione dell’agricoltura delle arti e del commercio, il notariato, lo stato civile; ogni progetto di legge deve essere presentato al Senato da un membro del Consiglio di Stato; il Consiglio di Stato, articolato in una sezione legislativa e una sezione di finanza, esamina gli affari rimessi al principe; una terza sezione per il contenzioso amministrativo esercita, se alla presenza di tutto il consiglio e presieduta dal Gran giudice, anche funzioni di Corte di cassazione; all’Intendenza della casa dei principi di Lucca e Piombino spetta l’amministrazione della lista civile e del demanio dei Baiocchi, mentre la Segreteria di Stato e il Gabinetto operano uniti nella stessa persona; con decreto 27 gen. 1806 ai tre cantoni istituiti nel dic. 1801 subentra una articolazione in quindici cantoni (Lucca, Capannoni, Nozzano, Compito, Villa Basilica, Pescaglia, Borgo, Bagno, Gallicano, Castiglione, Coreglia, Minacciano, Camaiore, Viareggio e Montignoso) corrispondenti alle comunità centrali delle singole vicarie di antico regime; con decreto imperiale 30 mar. 1806 il Ducato di Massa el Principato di Carrara e, con decreto imperiale 29 apr. 1806, la Garfagnana vengono annesse al Principato Baciocchi; nel mag. 1806 vengono istituite tre prefetture, a Lucca, a Massa, a Castelunovo, riunite nel 1808 in una sola, divisa in tre circondari, governati dal prefetto a Lucca, da viceprefetti a Massa e Castelnuovo; nel 1810 Lucca è governata direttamente dai ministri, ciascuno per le proprie competenze, mentre Massa e Castelnuovo sono amministrate da suddelegati; al Principato di Piombino, che Napoleone aveva unito a quello di Lucca con il pretesto di assegnargli una funzione precisa nel complessivo quadro politico dell’Impero, viene mantenuta un minimo di autonomia, ma viene incluso nella diocesi francese di Ajaccio, di cui già faceva parte l’Elba; nello Stato lucchese, occupato dalle truppe di Gioacchino Murat, viene istituito, con decreto 6 apr. 1814, un Governo provvisorio che cessa dopo un mese (decreto 4 mag. 1804), quando vengono ripristinate le leggi anteriori al periodo napoleonico; nel Congresso di Vienna (9 giu. 1815) il territorio del principato di Piombino viene assegnato al granduca di Toscana, Ferdinando III di Lorena</p> <list> <item>Lucca</item> <item>Massa</item> <item>Carrara</item> <item>Castelnuovo (Castelnuovo di Garfagnana)</item> <item>Piombino</item> </list>
is ha contesto storico istituzionale of
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