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  • Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia
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  • Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia
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  • L'Istituto Storico della Resistenza di Ravenna nasce nel 1961 per volere di Arrigo Boldrini e Benigno Zaccagnini, già protagonisti della lotta di Liberazione nel Ravennate. Dal 1964 aderisce all'Istituto Nazionale. Nel 1977 si evolve in Consorzio fra i Comuni di Ravenna, Lugo e Faenza associati all'Amministrazione provinciale di Ravenna. Sciolto il Consorzio per effetto della legge 1990 n. 42, dall'agosto 1994, alla fine del 1998 l'Istituto è stato retto dal Comune di Alfonsine come un servizio distaccato. Alla fine del 1998 si è costituita l'Associazione Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia avente natura giuridica privata ed autonoma, classificata come associazione no-profit. L'associazione riconosce come bene culturale collettivo da tutelare e da promuovere, nell'ambito della storia generale del Novecento italiano, la memoria ed il patrimonio storico, morale e civile espresso dalla società ravennate attraverso l'opposizione al fascismo, il movimento di liberazione, il contributo fornito alla fondazione della Repubblica e le profonde trasformazioni sociali e civili avviate in questo territorio dal dopoguerra ai giorni nostri. A tale scopo l'Istituto si propone di raccogliere, conservare e rendere fruibile al pubblico ogni genere di documentazione relativa ai suddetti argomenti; di promuovere iniziative scientifiche, momenti di studio e riflessione, indagini e pubblicazioni; di intervenire a sostegno della didattica della storia contemporanea nella scuola e di favorire l'aggiornamento del personale docente. L'Archivio dell'Istituto conserva diversi fondi tra cui segnaliamo: il fondo 28ª brigata Garibaldi Mario Gordini (operante nel Ravennate a partire dal luglio 1944), consistente in manoscritti, dattiloscritti, volantini e giornali clandestini di carattere politico-militare relativi alle azioni e all'operato della Brigata; il fondo Cln di Ravenna, comprendente manoscritti, dattiloscritti, corrispondenza e appunti provenienti dall'Ufficio stralcio del Cln di Ravenna e riguardanti in particolare la ricostruzione della vita ravennate negli aspetti economici, sociali e politici; il fondo Giunte popolari, con manoscritti, dattiloscritti, corrispondenza e appunti relativi ai vari Cln locali evolutisi in Giunte popolari, un'esperienza politico-amministrativa senza eguali in Italia; il fondo Federazione provinciale del Pnf di Ravenna, con manoscritti, dattiloscritti, corrispondenza ed appunti relativi allo sviluppo del fascismo ravennate; il fondo Aride Casali, con volantini, manifesti e riviste (176 testate) relativi alla sinistra extraparlamentare italiana e provinciale; il fondo Partito d'Azione di Ravenna, con dattiloscritti, verbali, circolari, volantini e corrispondenza relativi alla Federazione del Partito d'Azione di Ravenna; il fondo don Giovanni Minzoni, con carte personali ordinate per soggetto e cronologicamente dal marzo 1909 al novembre 1922; il fondo Dissenso organizzato al fascismo in provincia di Ravenna, una raccolta di audio interviste rilasciate nei primi anni Ottanta da antifascisti e resistenti ravennati di diverse tendenze politiche. Infine la cineteca conserva 53 filmati dei cameramen dell'Army Film and Photografic Unit.
è conservatore di
ha tipologia
acronimo
  • IsrecRa
codice ISIL
  • IT-RA0168
indirizzo
  • Piazza della Resistenza, 6
altro accesso
scheda SAN
ha luogoConservatore
consultazione
  • 1(xsd:integer)
descrizione
  • L'Istituto Storico della Resistenza di Ravenna nasce nel 1961 per volere di Arrigo Boldrini e Benigno Zaccagnini, già protagonisti della lotta di Liberazione nel Ravennate. Dal 1964 aderisce all'Istituto Nazionale. Nel 1977 si evolve in Consorzio fra i Comuni di Ravenna, Lugo e Faenza associati all'Amministrazione provinciale di Ravenna. Sciolto il Consorzio per effetto della legge 1990 n. 42, dall'agosto 1994, alla fine del 1998 l'Istituto è stato retto dal Comune di Alfonsine come un servizio distaccato. Alla fine del 1998 si è costituita l'Associazione Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia avente natura giuridica privata ed autonoma, classificata come associazione no-profit. L'associazione riconosce come bene culturale collettivo da tutelare e da promuovere, nell'ambito della storia generale del Novecento italiano, la memoria ed il patrimonio storico, morale e civile espresso dalla società ravennate attraverso l'opposizione al fascismo, il movimento di liberazione, il contributo fornito alla fondazione della Repubblica e le profonde trasformazioni sociali e civili avviate in questo territorio dal dopoguerra ai giorni nostri. A tale scopo l'Istituto si propone di raccogliere, conservare e rendere fruibile al pubblico ogni genere di documentazione relativa ai suddetti argomenti; di promuovere iniziative scientifiche, momenti di studio e riflessione, indagini e pubblicazioni; di intervenire a sostegno della didattica della storia contemporanea nella scuola e di favorire l'aggiornamento del personale docente. L'Archivio dell'Istituto conserva diversi fondi tra cui segnaliamo: il fondo 28ª brigata Garibaldi Mario Gordini (operante nel Ravennate a partire dal luglio 1944), consistente in manoscritti, dattiloscritti, volantini e giornali clandestini di carattere politico-militare relativi alle azioni e all'operato della Brigata; il fondo Cln di Ravenna, comprendente manoscritti, dattiloscritti, corrispondenza e appunti provenienti dall'Ufficio stralcio del Cln di Ravenna e riguardanti in particolare la ricostruzione della vita ravennate negli aspetti economici, sociali e politici; il fondo Giunte popolari, con manoscritti, dattiloscritti, corrispondenza e appunti relativi ai vari Cln locali evolutisi in Giunte popolari, un'esperienza politico-amministrativa senza eguali in Italia; il fondo Federazione provinciale del Pnf di Ravenna, con manoscritti, dattiloscritti, corrispondenza ed appunti relativi allo sviluppo del fascismo ravennate; il fondo Aride Casali, con volantini, manifesti e riviste (176 testate) relativi alla sinistra extraparlamentare italiana e provinciale; il fondo Partito d'Azione di Ravenna, con dattiloscritti, verbali, circolari, volantini e corrispondenza relativi alla Federazione del Partito d'Azione di Ravenna; il fondo don Giovanni Minzoni, con carte personali ordinate per soggetto e cronologicamente dal marzo 1909 al novembre 1922; il fondo Dissenso organizzato al fascismo in provincia di Ravenna, una raccolta di audio interviste rilasciate nei primi anni Ottanta da antifascisti e resistenti ravennati di diverse tendenze politiche. Infine la cineteca conserva 53 filmati dei cameramen dell'Army Film and Photografic Unit.
forma autorizzata conservatore
  • Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia
orario
  • Orario Archivio: dal lunedì al venerdì, ore 9-12,30; 14-17; Orario Biblioteca: dal lunedì al venerdì, ore 9-12,30; 14-17; Orario Sportello Scuola: 9-12,30; 14-17; Orario Segreteria/Fototeca: dal lunedì al venerdì, ore 9-12,30; 14-17;
servizi
  • Condizioni di accesso e fruizione Archivio: su appuntamento; Condizioni di accesso e fruizione Biblioteca: accesso libero; Condizioni di accesso e fruizione Sportello Scuola: su appuntamento; Condizioni di accesso e fruizione Segreteria/Fototeca: su appuntamento;
is ha conservatore of
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