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| - Notai del distretto di Vicenza
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dc:title
| - Notai del distretto di Vicenza
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dc:description
| - L'archivio notarile di Vicenza prese a funzionare come archivio pubblico nella prima metà del Quattrocento, ma la data della sua costituzione appare ancora incerta. Gli statuti di Vicenza del 1425, mentre regolano il funzionamento dell'ufficio del registro, non menzionano un archivio pubblico, ma danno bensì disposizioni sul rilascio di copie di atti rogati da notai ormai defunti, sulla tenuta di una rubrica da parte del notaio rogante e sulla custodia delle carte da parte dei familiari del notaio stesso. capitoli ed ordini in materia di custodia a cura di un apposito ufficio delle scritture dei notai defunti furono dati con deliberazione del minor consiglio di Vicenza il 20 gennaio 1544, approvata pochi mesi dopo dall'autorità dogale, ma il provvedimento, pur informando sulla preesistenza dell'istituto, non offre date di riferimento: Placuit maioribus nostris - dice la deliberazione, sull'esempio di Venezia e di altre città del territorio veneto - costruire un edificio ove raccogliere le scritture dei notai defunti.Dal sec. XVII la funzione della conservazione degli atti notarili e quella del registro sembrano essere congiunte in un unico istituto, e tali rimanere anche durante la dominazione francese, fino al 1806. Del resto, già con la metà del'600, sia per il rovinoso effetto delle guerre, sia per la diffusione della peste, le funzioni di registro non vennero più esercitate.Il nuovo regolamento sul notariato, reso esecutivo con decreto del 17 giu. 1806, fece di Vicen[...]
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - L'archivio notarile di Vicenza prese a funzionare come archivio pubblico nella prima metà del Quattrocento, ma la data della sua costituzione appare ancora incerta. Gli statuti di Vicenza del 1425, mentre regolano il funzionamento dell'ufficio del registro, non menzionano un archivio pubblico, ma danno bensì disposizioni sul rilascio di copie di atti rogati da notai ormai defunti, sulla tenuta di una rubrica da parte del notaio rogante e sulla custodia delle carte da parte dei familiari del notaio stesso. capitoli ed ordini in materia di custodia a cura di un apposito ufficio delle scritture dei notai defunti furono dati con deliberazione del minor consiglio di Vicenza il 20 gennaio 1544, approvata pochi mesi dopo dall'autorità dogale, ma il provvedimento, pur informando sulla preesistenza dell'istituto, non offre date di riferimento: Placuit maioribus nostris - dice la deliberazione, sull'esempio di Venezia e di altre città del territorio veneto - costruire un edificio ove raccogliere le scritture dei notai defunti.Dal sec. XVII la funzione della conservazione degli atti notarili e quella del registro sembrano essere congiunte in un unico istituto, e tali rimanere anche durante la dominazione francese, fino al 1806. Del resto, già con la metà del'600, sia per il rovinoso effetto delle guerre, sia per la diffusione della peste, le funzioni di registro non vennero più esercitate.Il nuovo regolamento sul notariato, reso esecutivo con decreto del 17 giu. 1806, fece di Vicen[...]
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Notai del distretto di Vicenza
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eac-cpf:authorizedForm
| - Notai del distretto di Vicenza
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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