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  • Notai del distretto di Gorizia
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  • Notai del distretto di Gorizia
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  • Anticamente la contea di Gorizia aveva recepito gli statuti della Patria del Friuli del patriarca Marquardonei quali diverse disposizioni, proprie di un territorio nel quale vigeva il notariato latino, disciplinavano l'attività notarile e prescrivevano formalità per la nomina dei notai e per la tenuta delle loro carte. Intorno alla metà del sec. XVI, tuttavia, Gorizia si sarebbe data un proprio statutotosto seguita da Gradisca, che volle avere proprie costituzioni, le cosiddette consuetudines gradiscanae o garzoniane, dal nome del compilatore, mai approvate dal sovrano, ma comunque operanti fino a tutto il sec. XVIII nei territori legati a GradiscaIn esse non c'era cenno ai notai, ma nel cap. De costitutionum observatione, si prescrive la risoluzione dei casi non contemplati secundum juris comunis regulas. Al principio del sec. XVII le costituzioni goriziane sarebbero state riformate e pubblicate a stampae nei brevi cenni sui notai fatti nel cap. V della rubrica de personis accolsero quanto disposto con risoluzione sovrana dell'8 nov. 1559sull'impedimento ai sacerdoti ed ai sudditi veneti di esercitare il notariato. Peraltro, nonostante le disposizioni statutarie o particolari che prescrivevano di riportare tutti gli atti in un libro da conservare, l'attività notarile era trascurata dalla legislazione austriaca, che faceva sempre capo alla legge de notariis et tobellionibus dell'imperatore Massimiliano I dell'8 ott. 1512, per cui venne a mancare una formale e rigorosa co[...]
dc:date
  • [non presente]
ha qualificazioni relazioni Cpf
ha date esistenza
ha statusProvenienza
abstract
  • Anticamente la contea di Gorizia aveva recepito gli statuti della Patria del Friuli del patriarca Marquardonei quali diverse disposizioni, proprie di un territorio nel quale vigeva il notariato latino, disciplinavano l'attività notarile e prescrivevano formalità per la nomina dei notai e per la tenuta delle loro carte. Intorno alla metà del sec. XVI, tuttavia, Gorizia si sarebbe data un proprio statutotosto seguita da Gradisca, che volle avere proprie costituzioni, le cosiddette consuetudines gradiscanae o garzoniane, dal nome del compilatore, mai approvate dal sovrano, ma comunque operanti fino a tutto il sec. XVIII nei territori legati a GradiscaIn esse non c'era cenno ai notai, ma nel cap. De costitutionum observatione, si prescrive la risoluzione dei casi non contemplati secundum juris comunis regulas. Al principio del sec. XVII le costituzioni goriziane sarebbero state riformate e pubblicate a stampae nei brevi cenni sui notai fatti nel cap. V della rubrica de personis accolsero quanto disposto con risoluzione sovrana dell'8 nov. 1559sull'impedimento ai sacerdoti ed ai sudditi veneti di esercitare il notariato. Peraltro, nonostante le disposizioni statutarie o particolari che prescrivevano di riportare tutti gli atti in un libro da conservare, l'attività notarile era trascurata dalla legislazione austriaca, che faceva sempre capo alla legge de notariis et tobellionibus dell'imperatore Massimiliano I dell'8 ott. 1512, per cui venne a mancare una formale e rigorosa co[...]
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
eac-cpf:hasPlace
ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Notai del distretto di Gorizia
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  • Notai del distretto di Gorizia
record provenienza id
  • SP215695
sistema provenienza
  • GGASI
dc:coverage
  • Gorizia
is ha produttore of
is ha relazione con Soggetto Produttore of
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