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| - Monte del miglio di Vestone
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| - Monte del miglio di Vestone
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| - Nella provincia di Brescia sono assai diffusi i "monti frumentari" detti anche "granatici", "delle biade" o "del soccorso". Il fine pratico del costituirsi e della gestione di questi monti è di dare in prestito ai bisognosi farine, granaglie e sementi. Solitamente i monti sono gestiti dal comune, che provveda anche all'elezione di deputati al monte, o da gruppi di associazioni caritatevoli, a volte sovvenzionate dallo stesso comune. Il monte di miglio di Vestone viene istituito con un legato testamentario di Giovanni Battista Glisenti di scudi 600 alla comunità di Vestone per l'acquisto di miglio necessario al soccorso dei poveri e dei bisognosi. Il testatore stabilisce le norme per l'istituzione e la gestione del monte che deve essere gestito da due deputati, uno scelto tra i suoi consanguinei e l'altro eletto dal consiglio del comune tra gli aventi "estimo mediocre", mentre il sindaco di Valsabbia è delegato al controllo ed alla supervisione della gestione. I due deputati percepiscono un salario di una lira l'anno e devono "costituire piezzeria", ossia presentare la fideiussione per il loro operato. Compito dei due deputati è di costituire il capitale del monte, di dispensare il miglio e di registrare i pagamenti delle quantita di granaglie concesse in prestito. Il sindaco della Valsabbia deve, invece, decidere l'apertura del deposito, ossia del Monte, solitamente dopo dicembre, solo in caso di effettivo bisogno e solo se il prezzo del miglio sul mercato di Desenzano è di soldi 40 per soma. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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dc:date
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Nella provincia di Brescia sono assai diffusi i "monti frumentari" detti anche "granatici", "delle biade" o "del soccorso". Il fine pratico del costituirsi e della gestione di questi monti è di dare in prestito ai bisognosi farine, granaglie e sementi. Solitamente i monti sono gestiti dal comune, che provveda anche all'elezione di deputati al monte, o da gruppi di associazioni caritatevoli, a volte sovvenzionate dallo stesso comune. Il monte di miglio di Vestone viene istituito con un legato testamentario di Giovanni Battista Glisenti di scudi 600 alla comunità di Vestone per l'acquisto di miglio necessario al soccorso dei poveri e dei bisognosi. Il testatore stabilisce le norme per l'istituzione e la gestione del monte che deve essere gestito da due deputati, uno scelto tra i suoi consanguinei e l'altro eletto dal consiglio del comune tra gli aventi "estimo mediocre", mentre il sindaco di Valsabbia è delegato al controllo ed alla supervisione della gestione. I due deputati percepiscono un salario di una lira l'anno e devono "costituire piezzeria", ossia presentare la fideiussione per il loro operato. Compito dei due deputati è di costituire il capitale del monte, di dispensare il miglio e di registrare i pagamenti delle quantita di granaglie concesse in prestito. Il sindaco della Valsabbia deve, invece, decidere l'apertura del deposito, ossia del Monte, solitamente dopo dicembre, solo in caso di effettivo bisogno e solo se il prezzo del miglio sul mercato di Desenzano è di soldi 40 per soma. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Monte del miglio di Vestone
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eac-cpf:authorizedForm
| - Monte del miglio di Vestone
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record provenienza id
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sistema provenienza
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is ha produttore
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