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| - Congregazione di carità di Magenta
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| - Congregazione di carità di Magenta
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| - Per le informazioni essenziali di carattere istituzionale sulla congregazione di carità si veda il profilo generale accessibile da questa scheda (link Collegamenti). La Congregazione di carità di Magenta, retta da un Consiglio di quattro membri diretti da un presidente, assunse l'amministrazione delle due Cause pie originarie, Scuola dei poveri e Opera pia San Francesco d'Assisi, la sorveglianza su altre Opere pie magentine e la gestione di redditi e patrimoni affidatigli per la beneficenza. La Congregazione si fece carico anche di incoraggiare e sostenere finanziariamente il progetto di istituzione di un ospedale civico, a favore del quale deliberò nel 1889 un sussidio di complessive £. 4200 (1). Con la legge Crispi del 17 luglio 1890, n.6972 lo Stato italiano intervenne nuovamente nell'organizzazione della beneficenza elemosiniera, con l'intenzione di rendere più economiche le amministrazioni, semplificare il lavoro degli amministratori, omogeneizzare e razionalizzare l'intervento statale in campo benefico; la conseguenza più evidente fu il concentramento delle Opere pie nel nuovo organismo. Nella Congregazione di carità di Magenta fu concentrata l'Opera pia Sirtori - Lomeni (1892) (2). Inoltre i quattro membri nominati dal Consiglio comunale e che costituivano, insieme al presidente, il Consiglio d'amministrazione, salirono a otto. In seguito a tali provvedimenti e in conformità allo statuto del 1915, la Congregazione di carità di Magenta aveva la direzione e amministrazione di alcune istituzioni di beneficenza il cui patrimonio e gestione rimanevano tuttavia separati: - Opera Pia Scuola dei poveri, consorzio originario poi trasfuso nella Congregazione di carità al momento della sua istituzione nel 1862, era stata eretta in ente morale nel 1554; il suo patrimonio si era andato costituendo a partire dal XV secolo in seguito a cospicui lasciti ereditari di benefattori diversi; - Opera pia San Francesco d'Assisi, fondata con testamento del 5 luglio 1710 (rogato da Giuseppe Carati) del sacerdote Francesco Pusterla, già amministrata dalla Scuola dei poveri; - Opera pia Caccia-Dominioni, fondata da monsignor Francesco Caccia Dominioni con testamento del 21 marzo 1841 e amministrata direttamente dalla Congregazione di carità a partire dal 1881; - Opera pia Sirtori Lomeni, fondata da donna Margherita Sirtori Lomeni con testamento del 31 dicembre 1852 (rogato Luigi Ponti) e concentrata nella Congregazione di carità nel 1892; - Opera pia Calderara, istituita da Gaetano Calderara con testamento olografo del 20 luglio 1842; la Congregazione ne ottenne l'amministrazione diretta nel 1863. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Per le informazioni essenziali di carattere istituzionale sulla congregazione di carità si veda il profilo generale accessibile da questa scheda (link Collegamenti). La Congregazione di carità di Magenta, retta da un Consiglio di quattro membri diretti da un presidente, assunse l'amministrazione delle due Cause pie originarie, Scuola dei poveri e Opera pia San Francesco d'Assisi, la sorveglianza su altre Opere pie magentine e la gestione di redditi e patrimoni affidatigli per la beneficenza. La Congregazione si fece carico anche di incoraggiare e sostenere finanziariamente il progetto di istituzione di un ospedale civico, a favore del quale deliberò nel 1889 un sussidio di complessive £. 4200 (1). Con la legge Crispi del 17 luglio 1890, n.6972 lo Stato italiano intervenne nuovamente nell'organizzazione della beneficenza elemosiniera, con l'intenzione di rendere più economiche le amministrazioni, semplificare il lavoro degli amministratori, omogeneizzare e razionalizzare l'intervento statale in campo benefico; la conseguenza più evidente fu il concentramento delle Opere pie nel nuovo organismo. Nella Congregazione di carità di Magenta fu concentrata l'Opera pia Sirtori - Lomeni (1892) (2). Inoltre i quattro membri nominati dal Consiglio comunale e che costituivano, insieme al presidente, il Consiglio d'amministrazione, salirono a otto. In seguito a tali provvedimenti e in conformità allo statuto del 1915, la Congregazione di carità di Magenta aveva la direzione e amministrazione di alcune istituzioni di beneficenza il cui patrimonio e gestione rimanevano tuttavia separati: - Opera Pia Scuola dei poveri, consorzio originario poi trasfuso nella Congregazione di carità al momento della sua istituzione nel 1862, era stata eretta in ente morale nel 1554; il suo patrimonio si era andato costituendo a partire dal XV secolo in seguito a cospicui lasciti ereditari di benefattori diversi; - Opera pia San Francesco d'Assisi, fondata con testamento del 5 luglio 1710 (rogato da Giuseppe Carati) del sacerdote Francesco Pusterla, già amministrata dalla Scuola dei poveri; - Opera pia Caccia-Dominioni, fondata da monsignor Francesco Caccia Dominioni con testamento del 21 marzo 1841 e amministrata direttamente dalla Congregazione di carità a partire dal 1881; - Opera pia Sirtori Lomeni, fondata da donna Margherita Sirtori Lomeni con testamento del 31 dicembre 1852 (rogato Luigi Ponti) e concentrata nella Congregazione di carità nel 1892; - Opera pia Calderara, istituita da Gaetano Calderara con testamento olografo del 20 luglio 1842; la Congregazione ne ottenne l'amministrazione diretta nel 1863. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Congregazione di carità di Magenta
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| - Congregazione di carità di Magenta
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record provenienza id
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sistema provenienza
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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