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| - Casa di ricovero per inabili al lavoro di Milano
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dc:title
| - Casa di ricovero per inabili al lavoro di Milano
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dc:description
| - Il Ricovero di mendicità di Milano non costituì una entità assistenziale autonoma sino al 1869. Fino a quella data infatti furono le Pie case d'industria e di ricovero a svolgere per molti anni, a partire dal 1810, le funzioni di accoglienza ed assistenza ai mendicanti, fornendo, nelle stesse strutture in cui erano organizzati i laboratori per i disoccupati, un ricovero per la notte agli intervenienti ai lavori che non avevano casa. L'attività di ricovero si incrementò nel corso degli anni e divenne poi prevalente su quella lavorativa, anche in seguito all'inasprirsi delle sanzioni governative contro l'accattonaggio. I mendicanti erano accolti in due strutture: a San Marco, presso l'ex convento degli agostiniani si ospitavano gli uomini (nell'agosto del 1821 erano 139), mentre nel vecchio ospedale dei pazzi di San Vincenzo in Prato lo spazio era inizialmente condiviso tra maschi e femmine (147 alla data sopra indicata), per poi essere in seguito dedicato esclusivamente alle donne). Il numero dei ricoverati crebbe costantemente, costituendo un peso economico molto gravoso per i Luoghi Pii Elemosinieri che ne sopportavano quasi interamente il carico. Il riconoscimento giuridico dei ricoveri si fece però attendere ancora per molti anni. Un mutamento della situazione avvenne a seguito della emanazione della nuova legge di pubblica sicurezza del 13 giugno 1859, in ottemperanza alla quale il Comune di Milano fu costretto a dotare la città di un ricovero coattivo per i mendicanti. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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dc:date
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Il Ricovero di mendicità di Milano non costituì una entità assistenziale autonoma sino al 1869. Fino a quella data infatti furono le Pie case d'industria e di ricovero a svolgere per molti anni, a partire dal 1810, le funzioni di accoglienza ed assistenza ai mendicanti, fornendo, nelle stesse strutture in cui erano organizzati i laboratori per i disoccupati, un ricovero per la notte agli intervenienti ai lavori che non avevano casa. L'attività di ricovero si incrementò nel corso degli anni e divenne poi prevalente su quella lavorativa, anche in seguito all'inasprirsi delle sanzioni governative contro l'accattonaggio. I mendicanti erano accolti in due strutture: a San Marco, presso l'ex convento degli agostiniani si ospitavano gli uomini (nell'agosto del 1821 erano 139), mentre nel vecchio ospedale dei pazzi di San Vincenzo in Prato lo spazio era inizialmente condiviso tra maschi e femmine (147 alla data sopra indicata), per poi essere in seguito dedicato esclusivamente alle donne). Il numero dei ricoverati crebbe costantemente, costituendo un peso economico molto gravoso per i Luoghi Pii Elemosinieri che ne sopportavano quasi interamente il carico. Il riconoscimento giuridico dei ricoveri si fece però attendere ancora per molti anni. Un mutamento della situazione avvenne a seguito della emanazione della nuova legge di pubblica sicurezza del 13 giugno 1859, in ottemperanza alla quale il Comune di Milano fu costretto a dotare la città di un ricovero coattivo per i mendicanti. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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altra denominazione produttore
| - Istituto per inabili a lavoro del Comune di Milano
- Casa di ricovero principi di Piemonte per inabili a lavoro del Comune di Milano
- Ricovero di mendicità di Milano
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Casa di ricovero per inabili al lavoro di Milano
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eac-cpf:authorizedForm
| - Casa di ricovero per inabili al lavoro di Milano
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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