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| - Congregazione di carità e Istituto elemosiniero di Castelcovati
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| - Congregazione di carità e Istituto elemosiniero di Castelcovati
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| - L'istituzione delle Congregazioni di carità fu deliberata nel corso del 1807. Essa attuava l'accorpamento degli istituti caritativo assistenziali e la diretta direzione statale degli stessi. Le nuove istituzioni si articolavano in tre sezioni, ciascuna preposta ad un particolare settore dell'assistenza: ospedali, istituti di ricovero e enti elemosinieri. Subentravano ad ogni altro consiglio amministrativo preesistente e rispondevano direttamente al Ministero per il culto. La Congregazione di carità di Castelcovati amministrava la beneficenza ai poveri ed era preposta al Monte biada, che le preesisteva da tempo (1). L'ufficio era ubicato in contrada Piazza, in un locale di ragione del segretario Bortolo Cologno (2); segretario e tesoriere (o esattore) costituivano il personale d'amministrazione. Dei documenti conservati nell'archivio i primi che attestano con certezza la sua esistenza sono il bilancio preventivo per l'anno 1809 e la documentazione ad esso allegata. Secondo quanto vi si legge, a quella data, secondo "un antichissimo uso", la Congregazione sopperiva alle necessità degli indigenti distribuendo annualmente a "titolo di limosina il quantitativo di pesi numero trenta di sale", "lire italiane 78 annualmente a 3 giovani le quali si maritano e questo a titolo di dote", "italiane lire 85 per titolo di sussidio ai più poveri e vergognosi ed infermi", "italiane lire 98 per titolo di educazione che si presta alle figlie" (3). [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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dc:date
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ha statusProvenienza
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abstract
| - L'istituzione delle Congregazioni di carità fu deliberata nel corso del 1807. Essa attuava l'accorpamento degli istituti caritativo assistenziali e la diretta direzione statale degli stessi. Le nuove istituzioni si articolavano in tre sezioni, ciascuna preposta ad un particolare settore dell'assistenza: ospedali, istituti di ricovero e enti elemosinieri. Subentravano ad ogni altro consiglio amministrativo preesistente e rispondevano direttamente al Ministero per il culto. La Congregazione di carità di Castelcovati amministrava la beneficenza ai poveri ed era preposta al Monte biada, che le preesisteva da tempo (1). L'ufficio era ubicato in contrada Piazza, in un locale di ragione del segretario Bortolo Cologno (2); segretario e tesoriere (o esattore) costituivano il personale d'amministrazione. Dei documenti conservati nell'archivio i primi che attestano con certezza la sua esistenza sono il bilancio preventivo per l'anno 1809 e la documentazione ad esso allegata. Secondo quanto vi si legge, a quella data, secondo "un antichissimo uso", la Congregazione sopperiva alle necessità degli indigenti distribuendo annualmente a "titolo di limosina il quantitativo di pesi numero trenta di sale", "lire italiane 78 annualmente a 3 giovani le quali si maritano e questo a titolo di dote", "italiane lire 85 per titolo di sussidio ai più poveri e vergognosi ed infermi", "italiane lire 98 per titolo di educazione che si presta alle figlie" (3). [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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scheda SAN
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Congregazione di carità e Istituto elemosiniero di Castelcovati
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| - Congregazione di carità e Istituto elemosiniero di Castelcovati
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sistema provenienza
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is ha produttore
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